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lunedì 14 febbraio 2022

Accade in Ucraina. Perchè? Esistono valide ragioni?

  Quali sono le vere cause di questa crisi che capita in Europa, in un continente che di disastri messi su dagli uomini ne ha conosciuti tantissimi nel corso dei secoli? Cosa c’è alla radice di questa inverosimile situazione?

A febbraio 2014, gli ucraini hanno cacciato dalla Presidenza della Repubblica il filorusso Viktor Yanukovich, ed hanno insediato un governo ad interim, filoeuropeo, mai riconosciuto da Mosca.
Putin -per reagire- ha risposto annettendo la Crimea e incoraggiando la rivolta dei separatisti filorussi nel Donbass, regione nel Sudest del Paese.
  Oggi la maggioranza degli Ucraini tende a copiare il modello di vita europeo.

I russi però non ci stanno!  ritengono che il loro Paese abbia un «diritto storico» sull’Ucraina, in quanto essa faceva parte dell’Unione Sovietica fino al collasso del 1991 e nella coscienza collettiva di quell'est europeo  Russia e Ucraina costituiscono «una sola nazione».

L’Ucraina nella coscienza del popolo russo è stata la perdita più dolorosa del crollo del mondo sovietico. In questi giorni i giornali americani (New York Times...) tratteggiano lo stato d'animo di Putin, secondo cui la sua è «una missione per correggere l'errore di quel crollo».

Il capo dell'opposizione al governo di Kiev è un amico personale di Putin, si tratta di un miliardario che controlla il sistema televisivo ucraino, però questi da oltre un anno è agli arresti (ai domiciliari) per l'impegno filorusso delle sue emittenti. Costui è, oltre che un operatore della rete televisiva polacca, anche il capo dell'opposizione al governo, è il leader del principale partito filo-russo.


Ed allora ?

L’Ucraina, l'attuale governo filo-occidentale, vorrebbe entrare nella Nato per uscire dall'eccessiva vicinanza dall'ingombrante vicino.

Per essere ammessa l’Ucraina ha però bisogno di combattere la corruzione che domina nel Paese e di intraprendere inoltre un percorso di riforme politiche e militari. Per Putin l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica sarebbe -però- il punto di non ritorno, anche se la Russia non ha formalmente alcun potere di veto. 

Lo stesso Joe Biden ha provato ad assicurare Putin: «La possibilità che l’Ucraina si unisca alla Nato in tempi brevi è molto remota».  In questo scenario, altri paesi che finora sono stati fuori dalla Nato (Finlandia, Svezia), cominciano pure essi ad essere attratti dall'Alleanza Atlantica, e questo per Putin costituisce pericolo.

 La Russia vorrebbe mantenere la sua sfera d’influenza nell’area, e vuole che la Nato rinunci alle sue attività nell’Est Europa. Finora però sono diventati membri dell’Alleanza atlantica Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia, Albania, Croazia, Montenegro e Macedonia del Nord. E' troppo per Putin, che vuole, inoltre, che la Nato ritiri le proprie truppe dalla Polonia e dalle tre repubbliche baltiche, oltre che i missili da Polonia e Romania.


Putin, stando ai giornali,  nel recente incontro con Macron avrebbe parlato anche del arsenale atomico russo: «Lo capite o no che se l’Ucraina entra nella Nato e tenta di riprendersi la Crimea con mezzi militari, i Paesi europei saranno automaticamente trascinati in una guerra con la Russia? Ovviamente i potenziali militari di Russia e Nato sono imparagonabili, e lo sappiamo. Ma sappiamo anche che la Russia è uno dei Paesi dotati di armamenti nucleari, e che per alcune componenti supera il livello di diversi Paesi. Non ci saranno vincitori. Voi europei sareste trascinati in una guerra contro la vostra volontà».
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 Questo è quanto -in soldoni- abbiamo finora capito della vicenda ucraina. Vale la pena seguirla ancora attraverso i media; personalmente confidiamo, da esseri umani, che la "ragione" prevalga sugli impulsi.

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