- per il 25% sul background genetico,
- Per il 25% su fattori di condizionamento,
che si manifestano nella prima parte della vita (stato socio-economico dei
genitori, istruzione ecc..),
- Per il 50% sulle circostanze della
vita in età adulta e vecchia (compreso lo stato socio-economico e
l’assistenza medica).
La possibilità di diventare centenari
sembra sia correlata all’interazione stocastica tra eventi accidentali e
determinati geni che hanno sicuramente un ruolo nei processi di invecchiamento
e nella longevità.
Pare comunque che non esistano veri e
seri studi sull’invecchiamento e sulla longevità. Qualche anno fa
pure a Contessa Entellina l'Università di Palermo condusse una indagine sugli
ultracentenari (allora erano in quattro nel nostro paesino) ma nessun esito e
conclusione illuminante è stata mai diffusa o portata a conoscenza dei diretti
interessati, nonostante le frequenti richieste di conoscere le conclusioni.
Esistono comunque molti studi su più
latitudini del pianeta sui centenari, eppure -da quanto ci è dato di appurare
non è stato ancora possibile identificare le fondamenta della longevità.
Si ipotizza di diversità genetica
e/o di quella ambientale, e ciò ci fa capire che è difficile estrapolare dati
da cui ricavare indicazioni utili, anche perchè i dati per costruire tabelle
statistiche sono "relativamente limitati".
Finora in realtà si considerano più
ipotesi-indicazioni che dati scientifici:
-- Nei centenari si constata una
scarsa morbilità.
-- Sono in grado di riparare i danni
cellulari e rispondere bene ai fattori di stress.
-- Non hanno mai avuto a che fare con
l’obesità. L'obesità è ritenuta una delle cause di invecchiamento
accelerato.
Ipotesi: Secondo alcuni
studi su modelli animali, pare che sia possibile rallentare
l’invecchiamento: se l’invecchiamento fosse rallentato di sette anni, il
rischio specifico per morte, fragilità e disabilità sarebbe ridotto di circa la
metà a ogni età. Mettere in atto fin dall’infanzia corrette strategie
nutrizionali e stile di vita può avere un notevole effetto in futuro e
rimane uno dei principali successi.
Oggi -anche attraverso i media- tutti
veniamo a conoscenza di diversi tipi di restrizioni dietetiche che
verosimilmente aiutano ad aumentare la durata della vita in condizioni di
salute. Gli specialisti medici dicono che l’esercizio
fisico contribuisce al controllo del peso corporeo e dei parametri
ematochimici, mantenendoli nei range normali.
Il suggerimento generale di chi una avanzata anzianità l'ha già percorsa è -però- quello secondo cui il pranzo va sempre sospeso quando si ha ancora fame. Saziarsi fa male!
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