Alla Camera la Lega e Forza Italia hanno votano insieme con l'opposizione di Fratelli d’Italia sul tetto consentito per l'uso del contante (portato dalle attuali mille a duemila euro). In pratica in Parlamento si è assistito al ricompattamento del centrodestra. E adesso restano -sui tantissimi provvedimenti che ci sono da esaminare fino a conclusione della legislatura- i timori di uno spostamento verso Meloni dell’asse della coalizione.
Non è stata l'unica circostanza in cui la proposta governativa -sempre alla Camera- l'altra notte il governo è andato sotto. E' capitato ancora su un emendamento riguardante l'ex Ilva di Taranto ed anche in questa circostanza il governo della larghissima intesa è andato sotto.
Sembrano -assieme ad altre situazioni analoghe- brutti segnali per la tenuta del Governo; e Draghi in una dichiarazione ha lasciato intendere che proseguendo su questa scia ... ... non si andrà lontano.
E attraverso i media abbiamo capito -già da ieri- che, se i partiti dell'attuale maggioranza non capiscono quale è la situazione in cui ci troviamo, può capitarci che chi può (ossia l'U.E. che ci ha fatto montagne di crediti) non esiterà a mandarci la "troika", ossia quella umiliante situazione che per raddrizzare i conti della Grecia impose ai greci il più che dimezzamento del loro tenore di vita.
Prezzo che quel paese tuttora paga e per il quale continua a soffrire.
Se in Italia continuiamo a non subire una simile umiliazioni è perchè l'Europa confida nella presenza di Draghi al governo. Ed i partiti dovrebbero capire che il Paese continua ad avere credibilità finchè Draghi è disposto a servire il Paese. Se questi dovesse lasciare perchè non capisce le scelte dei partiti ....
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