1909
Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul quotidiano parigino “Le Figaro” il “Manifesto del Futurismo”.
L’idea iniziale di Marinetti è essenzialmente rivolta allo svecchiamento del linguaggio poetico ma la sua oratoria e la sua capacità di divulgatore attraggono ben presto anche gli artisti di altri settori, nascono quindi le sezioni futuriste: poesia, pittura, musica, scultura, azione femminile, arte dei rumori, architettura, antifilosofia, antimorale e politica, ognuna con il proprio manifesto programmatico e manifesto tecnico.
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