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martedì 8 febbraio 2022

Una parola al giorno. Un vocabolo per gustare la Storia

Quel Medio Evo nel Regnum Siciliae 

I fenomeni naturali ed i loro condizionamenti 

sono utili per capire la Storia degli uomini di quel periodo

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  Ricordo da ragazzo che quando -in estate soprattutto-, arrivava con tuoni e lampi un violento temporale,  in più famiglie, gli anziani -i nonni-, si affacciavano ad una finestra e buttavano in più direzioni frammenti di panini di San Nicola, quelli che erano stati distribuiti in Chiesa il 6 Dicembre di ciascun anno.

  Cosa volevano rappresentare quei gesti? 

 Si era in presenza di fenomeni naturali eppure nella cultura "andata" erano dei segni interpretati come espressione visibile e concreta della volontà e dell'umore divino. Quei gesti nei secoli andati coinvolgevano tutti, dai contadini che vivevano in campagna ai ceti dirigenti delle comunità,  e producevano effetti nelle coscienze collettive.

 Si trattava di un comportamento collettivo che trasmetteva e lasciava persistere pregiudizi e credenze popolari; e non soltanto. Dal punto di vista sociale  contribuivano a realizzare coesione al punto che nella Sicilia del Medio Evo (nel Regnum Siciliae) genti cristiane, mussulmane ed ebree convivevano tutti con forme di ampio paganesimo.

  Quando oggi parliamo di "pregiudizi" non intendiamo mancanza di cultura o assenza di spirito di osservazione; si tratta in realtà di difficoltà a liberarci dalle eredità e dalle dicerie arcaiche, dalle influenze che persistono tuttora dal passato. Tutte le forme e convinzioni che allora restavano in ombra, oggi in noi, in tanti settori dell'odierna società restano come "forza d'inerzia delle strutture mentali".

  Allora, in quegli anni del Medio Evo, il concetto d'inconscio era vago e comunque diverso dall'attuale. L'attività mentale medievale si riconduceva da una parte all'anima e dall'altra a Dio o agli spiriti diabolici. Su tutto regnava la presenza del soprannaturale. E su quella base andava inquadrata la vita quotidiana, scelte politiche comprese. Lo stesso interesse culturale e persino scientifico seguiva e possedeva come fondamento il nesso col soprannaturale.

  Nel contesto di vita del Regnum Siciliae gli attegiamenti collettivi di esistenza erano comuni a tutti gli ambienti, a corte come nelle campagne. C'era lo stretto legame col soprannaturale e tutti erano tenuti insieme da un immaginario di speranze e di paure. I quadri mentali erano effettivamente coincidenti a corte come nelle campagne. 

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