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A partire dal primo gennaio 2026 entrerà in vigore il nuovo bonus rifiuti: si tratta di un’agevolazione sociale rivolta alle famiglie in condizioni di disagio economico che risiedono in Italia (circa 4 milioni, secondo le stime) come sostegno nella spesa della Tari, la tassa sui rifiuti.
Lo sconto sarà pari al 25% e sarà riconosciuto ai nuclei con un Isee inferiore alla soglia dei 9.530 euro o dei 20 mila euro se i figli a carico sono almeno quattro. L’incentivo sarà compatibile con altri bonus sociali, ad esempio quello per le bollette di luce, gas e acqua.
I potenziali beneficiari non avranno bisogno di presentare domanda per riceverlo, ma sarà riconosciuto automaticamente. È importante, però, aver presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu, un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate) all’Inps e aver ottenuto l’attestazione Isee, che non deve superare la soglia dei 9.530 euro o quella dei 20 mila in caso di almeno quattro figli a carico.
Solitamente la Tari viene quantificata annualmente entro i primi mesi dell’anno e lo sconto sarà utilizzabile dai nuclei familiari beneficiari fin dal primo gennaio 2026 e inserita nella prima rata utile entro il 30 giugno dell’anno successivo, mentre per l’Isee si può fare richiesta tutto l’anno. I gestori dovranno quantificare l’ammontare dell’agevolazione - pari al 25% di sconto sulla tassa, oltre che occuparsi del monitoraggio delle erogazioni e del procedimento di assegnazione sulla base dei dati che saranno inviati dall’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani).
Informazioni e chiarimenti potranno ottenersi
presso la Camera del Lavoro, su queste questioni
e su tante altre problematiche di quella che è
l’Economia Familiare.

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