Ci voleva Papa Leone per nominare
l’Eparca di Piana degli Albanesi
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| Classe 1979, nato a Castrovillari (Cosenza), il nuovo Eparca di Piana degli Albanesi proviene dal clero dell’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi |
Da ieri Piana degli Albanesi ha il vescovo.
Papa Leone ha nominato vescovo dell’Eparchia il reverendo Papàs Raffaele De Angelis, sacerdote dell’eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi e Parroco di San Giovanni Battista ad Acquaformosa, in provincia di Cosenza. Lo si è appreso ieri dal bollettino della sala stampa vaticana.
E’ noto che Piana degli Albanesi e Lungro sono due eparchie (=diocesi) con schemi rituali particolari che discendono dagli antichi legami storici con la chiesa orientale.
I sacerdoti, su loro scelta e quindi se lo desiderano possono sposarsi, però prima di assumere l’ordine sacro. Non altrettanto i vescovi.
«Un grande grazie a Papa Leone XIV che ha dato un nuovo pastore all’eparchia di Piana degli Albanesi – ha detto ieri mattina nella cattedrale di Lungro il vescovo, mons. Donato Oliverio, in un breve messaggio dopo l’annuncio della nomina -. La diocesi di Piana attendeva la nomina di un nuovo pastore. Con l’arrivo del nuovo vescovo si apre lo spazio, un futuro e la possibilità di progettazione congiunta fra le due Eparchie. È un momento importante per Papas Raffaele, per la chiesa di Piana ma anche per la Chiesa di Lungro che vede con gioia un suo figlio essere eletto a successore degli apostoli».
In conclusione, ha aggiunto, «occorre guardare con speranza al futuro perché le nostre Chiese italo-albanesi hanno un grande avvenire, sia dal lato spirituale e religioso che dal lato culturale e umano».
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Riflessione ripresa su alcuni media
-La supplenza, invisibile, del Cardinale Montenegro è finita.
-La nomina di ieri non rappresenta un semplice atto burocratico. È il segno -lo si legge su più media- di una attenzione rinnovata di Leone XIV verso le realtà ecclesiali che, durante il pontificato di Francesco, (va detto senza cattiveria d’animo) sono state lasciate senza un vero pastore: l’abbazia di Grottaferrata lungo tutto il suo pontificato, e l’eparchia di Piana degli Albanesi dal decesso di Mons. Sotir Ferrara.

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