Perché piazza Umberto. La piazza per antonomasia di Contessa Entellina e’ uno slargo che si apre lungo la Via Morea e che poi prosegue ancora. Storicamente era il cuore, o comunque il centro di incontro del paese. Lì insistevano le sedi dei partiti politici, i circoli di associazioni le più varie, e sull’area tutt’attorno alla piazza vi erano in anni lontani tre bar, e c’era persino il locale che fungeva da Pescheria; c’era un Salone/da barbiere. Sebbene chi scrive ricorda che i saloni da barbiere, in periodo pre terremoto, erano ben quattro.
Da quando Contessa ha perso la vitalità e la dinamicità sociale e pure culturale, e da quando ha perso -dal terremoto ‘68 ad oggi- quasi la metà della popolazione emigrata, in piazza insistono attualmente il Circolo Culturale Parrocchiale, due circoli civili ed un bar. L’emigrazione è divenuta in via di fatto la necessaria fonte di sostentamento e di vita per la grande maggioranza della gente dagli anni sessanta ad oggi. A Contessa in questi primi decenni di XXI secolo persistono a restare i pensionati ed i genitori di figli o congiunti di già emigrati.
La politica, non solo locale o regionale, ma sopratutto quella nazionale sconosce il problema “Lavoro che manca”, e preferisce intrattenerci con le festicciole finanziate persino con denaro pubblico.
![]() |
| Nel prospetto della Chieda delle anime Sante stanno le lapidi commemorative dei caduti della prima guerra mondiale. Segno del dolore condiviso dalla comunità. |
Perché piazza Umberto? Furono molti i comuni italiani che hanno intitolato strade e piazze a Re Umberto I dopo la sua morte. Si è trattato di un modo per ricordare il sovrano, assassinato a Monza nel 1900, e per esprimere il cordoglio della popolazione.
L'assassinio di Umberto I scosse di fatto l'opinione pubblica e la decisione di dedicare spazi pubblici al re fu un gesto diffuso in tutto lo Stivale, come segno di lutto e di rispetto, specialmente. Comunque l'assegnazione di nomi a vie e piazze a Umberto I è avvenuta in seguito pure a disposizioni normative, a distanza dalla sua morte nel corso del 1900. L'uccisione di Umberto I da parte dell'anarchico Gaetano Bresci portò l’inevitabile ondata di commemorazioni e intitolazioni in suo onore, spesso attraverso atti formali da parte delle autorità locali.


Nessun commento:
Posta un commento