Bontà e difetti delle realtà comunitarie
Come circolavano le notizie nella società contadina ?
Luogo ideale per la circolazione delle idee sono sempre state comunque le “comunità “ (per i greci luoghi ideali erano le poleis, quei luoghi dove insistevano le strutture pubbliche e dove proprio le “idee” rendevano funzionali i territori. Ai tempi dei greci l’area, lo spazio comunitario era ristretto e proprio per questa ragione la comunicazione, l’idea, veniva diffusa face to’ face. I membri di ciascuna comunita’ comunicavano negli spazi dei vicoli, della piazza, presso la fontana. Proprio come accadeva a Contessa Entellina fino a 60-70 anni fa, quando l’allaccio alla condotta idrica comunale non era diffusa e la gente faceva la coda a Canale, alla Favara, e nelle sparute fontanelle situate in alcuni quartieri. Oggi la diffusione delle notizie fra colui che le diffonde e chi le riceve viene irradiata in pochi secondi attraverso media, telefonini e quant’altro.
Quella pre-terremoto ‘68 era una realtà comunicativa umana su una limitata estensione di territorio del centro abitato e questa circostanza consentiva una diffusione relativamente rapida delle notizie, quando vi fosse chi se ne facesse il portatore. In quegli anni, la piazza era l’area dove si prendeva atto del vento che tira, era il luogo per eccellenza di circolazione di beni (carnezzerie, tabacchi, alimentari, bar …affari in generale) e sopratutto il luogo della cultura dominante. In pratica la piazza era il luogo della circolazione dei beni economici e pure dei beni culturali dell’epoca (notizie, curiosità e persino diffamazioni). La piazza era negli anni pre-terremoto il luogo dove si andava per sapere se si annunciava qualcosa di nuovo. Luogo di incontro e di conversazione e dove fonte rilevante era primariamente il salone dei barbieri, dove mai mancavano novità e pure pettegolezzi.
(Segue)

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