La Bibbia
Presentazione alla Bibbia di Gianfranco Ravasi. E' ormai un luogo comune affermare che la Bibbia -sopratutto in Italia- sia un "libro assente". Forse materialmente una qualche edizione, patinata o impolverata, delle Sacre Scritture fa capolino sugli scaffali, di solito radi di libri, delle case italiane. La lettura e la conoscenza del testo biblico sono ancora un'avventura non proprio comune per cui, per certi versi, si potrebbe ripetere l'ironica considerazione del poeta francese Paul Claudel, convinto che "i cattolici mostrino un grande rispetto nei confronti della Bibbia e questo rispetto lo attestano standone il più lontano possibile".
Già nell'Ottocento un autore non certo di matrice confessionale come Francesco De Santis lamentava che "nelle nostre scuole dove si fanno leggere tante cose frivole, non sia penetrata un'antologia biblica, attissima a tener vivo il sentimento religioso che è lo stesso sentimento morale nel suo senso più elevato". Anche ai nostri giorni Umberto Eco -che, con altri intellettuali e uomini e donne impegnate civilmente, ha proposto l'inserimento dell'insegnamento bibblico nei programmi scolastici, a prescindere dall'ora di religione- si domanda: "Perchè i ragazzi nelle scuole devono sapere tutto degli dei di Omero e quasi nulla di Mose? Perchè la Divina Commedia e non il Cantico dei cantici?".
Breve Riflessione da La Didachè
utile per i troppi politicanti dei nostri giorni
Guai a chi riceve; se riceve avendone necessità è senza colpa; se riceve non avendone necessità renderà conto perchè ha ricevuto e a farne che cose. Posto in prigione sarà interrogato su ciò che ha fatto e non sarà liberato sino a quando non avrà restituito l'ultimo quadrante.

Nessun commento:
Posta un commento