Sentimenti, valori e intenzioni
=== La differenza principale fra i due termini è che il termine "politico" si riferisce a una persona impegnata nella gestione rivolta alla comunità e al territorio nel loro complesso nell’interesse della cosa pubblica, ossia con un fine di rappresentanza e sopratutto di servizio, mentre il "politicante" è un termine sicuramente dispregiativo per quei tantissimi che nella nostra Isola esercitano la politica con scopi egoistici, personalistici, opportunistici e mancanza di etica e persino mancanza dell’idea di cosa sia il fare politica. E di queste figure che coltivano il proprio “io” ne girano purtroppo moltissimi, molti di più dei “politici veri”.
In sintesi, ci pare di avere capito che il politico cerca, prova a cercare il bene comune, lascia segni del suo disegno ideale a beneficio persino dei suoi più accaniti avversari, mentre il politicante persegue il proprio interesse, il proprio “io” personale e si adopera per farla pagare ai suoi, veri o presunti, avversari. Dedica tempo su come creare problemi al vero o presunto avversario, che generalmente viene individuato in chi, dichiaratamente o presumibilmente, non gli ha dato il voto.
E però, un altro giovane intervenuto, rimodula i concetti di “politico” e di “politicante” in quest’altra modalità:
=== La differenza fra i tipi (prevalenti) che in Sicilia si dedicano alla politica, almeno del primo livello amministrativo, ossia nei comuni disabitati o con risorse umane giovanili in gran parte emigrate, posta nell’ottica etica e professionale del linguaggio andrebbe riformulata in: a) "politicante", termine dispregiativo che indica un individuo che opera in politica con opportunismo e sicurezza nelle proprie azioni, spesso ignorando le conseguenze o i principi morali, e in b) "politico", colui che sa ciò che va fatto, una figura nobile e riflessiva, che agisce con consapevolezza e ponderazione, cercando di comprendere le implicazioni delle proprie decisioni per il bene comune. E sopratutto e’ attento alle riflessioni e ai punti di vista dei suoi avversari politici, a cui richiede e anzi sollecita -prima del varo dei provvedimenti- eventuali punti critici.
Per adesso, evitiamo le descrizioni sui quaquaraqua, che pure sono state sviluppate nel corso dell’interessante chiacchierata.
(Segue)

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