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mercoledì 27 agosto 2025

Il mio libro, i miei ricordi di Storia

Il pensiero di Hannah Arendt
sintetizzabile:
«nella valorizzazione assoluta
della libertà umana, libertà
di dare inizio all'inatteso e
al nuovo, libertà di scegliere
e, se liberi, di giudicare
»
Per chi vuole conoscere  come sono andate

e come andranno le cose del mondo
 =  =. =. =. =   = 1) Come dalla fine della prima guerra mondiale si arriva alla seconda guerra mondiale.  2)  Come tenersi alla larga dalle autocrazie e dai totalitarismi. 

Il Totalitarismo, sorse, apparve in Europa, nella seconda metà degli anni venti. Sua finalità fu di attribuire allo Stato caratteristiche di “onnicomprensività “. Si e’ trattato di un sistema politico basato sul principio di una autorità unica abilitata a plasmare sia le strutture dello Stato che l’intero contesto sociale che entro esso sussiste, sino ad investire ogni e qualunque azione umana e “dominare” sull’intera sfera privata individuale.
 Il fenomeno, da gran parte degli storici, è ritenuto tipico del XX secolo, e però alcuni fra essi ricordano i precedenti storici nell’antica Sparta e in più periodi della storia di Roma, come -a modo di esempio- il periodo di Diocleziano.
  Nel corso dello scorso ventesimo secolo, la storiografia dei nostri giorni individua nella dizione “Totalitarismo”, in particolare i regimi “fascista”, “nazista” e “stalinista”.


  Gli studiosi di Storia tratteggiano le caratteristiche del Totalitarismo nella ideologia improntata alla filosofia assolutistica ed intesa a) nel voler trasformare non tanto l’assetto statuale quanto la stessa natura umana e b) nell’identificare la società con lo Stato, a cui tutti gli individui sono subordinati. Altra caratteristica vien colta c) nell’intolleranza nei confronti di qualsiasi opposizione, che fosse individuale o organizzata.
 Gli storici, oggi evocano, inoltre la circostanza che d) le massime cariche dello Stato erano di esclusiva pertinenza del partito che fosse -nelle differenziate situazioni- e) il nazista, il fascista o il comunista. Ovviamente il partito quale che fosse, in ciascun paese, rappresentò sempre una esigua minoranza della società novecentesca.
 
  Hannah Arendt, in un suo libro, individua il totalitarismo sopratutto nell’ideologia ufficiale improntata all’assolutismo. L’intento assolutistico mirava ad identificare la società con lo Stato, a cui andava subordinato l’individuo in tutti gli aspetti della vita. Questa visione inevitabilmente implicava l’intolleranza  assoluta nei confronti di qualunque opposizione.
(Segue) 
    

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