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venerdì 22 agosto 2025

Bertrand Russel



Bertrand Russell diceva che la guerra non determina chi è nel giusto, ma solo chi sopravvive. Frequentemente determina chi e’ il più delinquente ed il più crudele.

Ogni giorno le armi in Ucraina fanno decine di vittime, anche e frequentemente  fra i civili. Continuano a distruggere infrastrutture, le abitazioni e rendono orribile ogni contesto entro cui gli esseri umani dovrebbero invece vivere, prosperare e gioire.

 In Ucraina la popolazione vive da più anni in uno stato di ansia e paura della morte, con cui l’essere umano non ha mai potuto coabitare. Il contesto complessivo impedisce il ripristino di condizioni minime di interazione civile e politica. Porre fine al male della violenza dovrebbe essere il primo atto di giustizia che la comunità mondiale dovrebbe  pretendere da Putin. Ed invece assistiamo a grandi Paesi (che così abbiamo finora immaginato) che lo invitano in casa loro, in Alaska, dimenticando che il personaggio è inseguito da un mandato d’arresto internazionale. 

Che negoziato può esserci se l’aggressore, l’iniziatore di una guerra, tiene le mani sul collo dell’aggredito?  Eppure la pace, è sempre da auspicare. E Russel sapeva anch’egli vedere bene.

 Gli europei stiamo scoprendo in queste settimane che nell’agenda di Trump non c’è posto per i principi. Per lui la politica internazionale è una questione di forza, di «carte» da giocare, se necessario con mosse spregiudicate. Chi non possiede carte, per il super miliardario Presidente, si ritiri dalla scena e lasci spazio ai putinini di turno.

Le norme che riguardano la fine dei conflitti (il cosiddetto «ius post bellum») non contano un bel nulla, la strategia vincente per gli Usa trumpiane è «shock and awe»: sorprendi e terrorizza gli avversari. Se gli avversari sono “atroci”, beh! In questi casi, i Zelesky e gli ucraini quando arrivano agli estremi, si inchinino!

 Si, Russell aveva visto bene!

C’è ora da vedere se la salvaguardia minima dei valori fondativi dell’Occidente politico (i fari) che il battello di Trump è oggi incline a ignorare riuscirà a farli valere l’Europa.

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