L’interrogarsi sul senso della vita
La questione Dio. Dall’alba dell’umanità, sappiamo che popoli pagani o meno, filosofi e pensatori più vari si sono sempre posti interrogativi sull’esistenza o meno di Dio. La Bibbia di noi uomini dice che siamo immagine a somiglianza di Dio e che, alla tirata dei conti il nostro essere ed esistere consiste nella relazione che abbiamo avuto con Dio. Dice pure, riflettendoci bene, che persino il rapporto che ciascuno di noi ha con se stesso, con le cose e la natura che ci stanno attorno e’ attraversata dal tipo di relazione che ci siamo sviluppata con Dio.
La Chiesa, il Concilio Vaticano II, negli atti che ci capita di leggere asserisce che l’uomo che nella propria coscienza, nella sua libertà, svolge e coltiva sentimenti verso il bene e verso la verità, puranche gli riesce impossibile ammettere l’esistenza di Dio, e’ già in rapporto con Lui.
In buona sostanza se per più ragion che siano di natura culturale, psicologica o morali non si ritiene affermata l’esistenza di Dio, ciò che conta è l’avere perseguito nel corso della vita la verità, la solidarietà col prossimo.
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Dio in se stesso e’ comunione di persone, cioè di realtà che sono distinte e che sono “uno” nella loro distinzione e nel loro reciproco amore.

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