Letture e riflessioni (1)
Gli arbëreshe ed il mondo dei Cardona
Esistono tantissime fonti, archivistiche e non, per ricostruire il periodo storico dell'insediamento degli arbëreshe in questa parte di Sicilia dove sorge ed insiste l'odierno abitato di Contessa Entellina.
Quando i profughi arrivarono nel XV secolo nei domini dei Cardona il sistema socio-economico entro cui si inserirono era il feudalesimo, un sistema affatto radicato nei Balcani di allora. Ben diverso era infatti il sistema socio-economico-giuridico dell'ormai decaduto Impero Romano d'Oriente.
Sfogliare i libri di Storia o soffermarsi sui media in generale per capire cosa è stato il feudalesimo è per noi occidentali del terzo millennio un approccio che subito ci trasmette il senso della cattiva reputazione. L'immaginario collettivo associa infatti Medio Evo, Feudalesimo, inizio dell'Età Moderna come età di soprusi, di violazione della dignità umana, di violenze e di ingiustizie. Quel periodo, quegli ultimi decenni del XV secolo, nel Meridione d'Italia, sono peraltro dagli storici ulteriormente trattegiati negativamente per l'associazione che ne fanno col malgoverno spagnolo su quasi tutta la penisola italiana.
La storiografia ottocentesca italiana, che molto si è occupata dell'alba della modernità, sviluppa -in aggiunta- una fortissima polemica antifeudale ancora oggi presente nella cultura meridionale che va ad aggiungersi alla polemica antispagnola. Ne discende che nella cultura storica italiana quei decenni della prima fondazione di Contessa sono decenni e simbolo della corruzione, del parassitismo economico, dell'arbitrio giurisdizionale dei baroni, che peraltro oltre che gravare sui sudditi andavano a cozzare contro gli stessi interessi dello stato e della monarchia spagnola.
(Segue)
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