Le prospettive di vita che cambiano
Nelle comunità della Sicilia dell'interno si è soliti recitare vetusti modi di dire. Uno dei detti che i nostri anziani erano (sono?) soliti dire era "con la cultura non si mangia".
In questi giorni è stata diffusa un'indagine del Centro Studi Tagliacarne che intravede ampie possibilità di lavoro per i giovani sia nel settore culturale in senso stretto che nel turismo a vocazione culturale.
Il numero prevalente di richieste (che restano inevase) riguarda il turismo a vocazione culturale. Sembrerebbe che nell'estate ormai prossima, alle permanenze nelle spiagge dell'Isola, verranno affiancate dagli operatori visite a monumenti, a chiese delle zone interne dove si potrà gustare la tipica enogastronomia locale, sperimentare casali e contesti rurali e bed breakfast. E secondo il Centro Tagliacarte questo segmento di turismo culturale offre opportunità di lavoro ad un crescente numero di giovani proprio nel Meridione, quello ancora non contaminato dall'urbanizzazione incontrollata.
Si tratta, si legge nello studio, di riuscire a coniugare profili professionali che abbiano conoscenze specializzate con talento, passione e creatività. Una sfida avvincente, che ci pare, nella nostra Contessa Entellina, stia da gran tempo, e con buoni risultati, sperimentando l'Associazione Vivere Slow grazie all'impegno e alla grande cura e passione profuse da Nino Montalbano e da Anna Fucarino.
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