Nel 1675 in Inghilterra vengono proibiti
i bar (più precisamente i coffee-houses)
I coffee shop londinesi ebbero un grande impatto a livello sociale, economico e politico |
Nel 1660, quando fu restaurata in Inghilterra la monarchia di Carlo II, predecessore dell'attuale Carlo III recentemente incoronato, a Londra erano già operanti 63 coffee-houses dove si parlava di affari, ed anche di politica. La cerchia che stava attorno a Carlo II inizialmente vide di buon occhio quei locali e ciò che in essi veniva dibattuto.
Probabilmente col passare del tempo iniziò ad insinuarsi la sensazione che nei bar (per la precisione coffee-houses ) si discuteva eccessivamente di politica. Ed avvenne che nel 1675 il monarca provò a disporre la chiusura di tutte le coffee-houses. Si era insinuata la convinzione che quegli ambienti erano divenuti veri e propri fori di dibattito e soprattutto di critica verso l'azione del governo e del monarca.
L'iniziativa regia di chiudere quei locali suscitò tanta indignazione che il provvedimento di chiusura dovette essere ritirato, ed i caffè rimasero aperti e lo sono ancora tutt'oggi.
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