in poche righe:
dai vandali alla mafia e poi finalmente agli incompetenti
2) Odoacre e il ritorno formale di Roma
Odoacre, figlio del principe sciro Edicone, personaggio autorevole al seguito di Attila, alla morte del padre passò in Italia entrando a far parte dell'esercito imperiale romano-bizantino, composto soprattutto da milizie barbariche (472). Si proclamò comunque re delle milizie barbariche d'Italia (rex gentium) e cercò presso l'imperatore d'Oriente Zenone un riconoscimento formale al proprio potere (477). Zenone lo invitò a sottoporsi a Giulio Nepote, il legittimo imperatore d'Occidente, trasferitosi in Dalmazia.
Odoacre non modificò sostanzialmente le forme tradizionali dell'amministrazione imperiale, ed ottenne dai Vandali la restituzione della maggior parte della Sicilia, pagando loro tuttavia un tributo.
Preoccupato dei successi politico-militari di Odoacre, però, Zenone, l'Imperatore Romano d'Oriente con sede a Costantinopoli, ne ostacolò successi e ascesa inviandogli contro gli ostrogoti di Teodorico (489), che dopo lunga resistenza lo vinsero e, a tradimento, lo uccisero.
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