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domenica 7 maggio 2023

Alle radici dell'Umanità (17)

 Riflessione su quanto percorso finora

 Stiamo sorvolando sulle tappe più rilevanti del "Primo Testamento" (=Patto, promessa..) quale centro dell'impegno di Dio, come ritenuto dall'Ebraismo e dai Cristiani. Costoro si ritengono, peraltro, collaboratori del progetto di Dio con la loro libertà e col loro impegno di fede e di vita.

Il viaggio di Abramo inizia con un 
atto di fiducia nella parola
del Signore
 che in modo
inatteso fa balenare nell’orizzonte
della sua esistenza la luce di
una meta da raggiungere.

Per iniziare il viaggio
personalissimo della fede
e della propria riuscita umana,
occorre il coraggio del non
conformismo. 
Abramo si separa dall’agire
 comune, dalla logica della
 folla, dalle convenzioni, osa
andare controcorrente
.





   Provando, da laici, a leggere la Bibbia, ci pare che essa vada considerata come una terra promessa  da percorrere in tutti i suoi itinerari, all'interno di  regioni storiche e nello stesso tempo letterarie diverse. Nell'insieme dei 46 libri si può riflettere su spazi, storia di un popolo e voce eterna di Dio che in essi opera.

  Ciò che riusciamo a capire, siamo riusciti a capire, è:

1) il creato, la vita vissuta, vanno intesi -dal testo- quasi come uno spartito  in cui è scritta la musica (o il segreto) di Dio;

2) compito dell'uomo (collocato sotto l'abero della conoscenza del bene e del male)  è, dovrebbe essere, di decifrare quel segreto di Dio;

3) procedendo sostanzialmente, e sempre per simboli, l'uomo deve saper riflettere sulla libertà, sul peccato, sulla grandezza e sulla miseria sua e degli altri uomini suoi simili.

  Abramo, la figura che finora abbiamo incontrato, insegue una promessa ed una speranza: egli nel groviglio della vita umana affronta difficoltà e rischi,  però è disposto ad aspettare. 

(Segue)

I Tempi scientifico-storici (ripresi :da National Geographic)

  Circa 2000  a.C.         Circa 2000 a.C.           Circa 2000 a.C.           Circa 1991 a.C.                 Circa 1980 a.C.

 Sulle vie commerciali       In Europa viene      Crescono gli scambi    Il FaraoneAmenemhat I       Il palazzo di

passa il traffico di ambra    adottato l'aratro      tra la Valle dell'Indo       rilancia l'economia in        Cnosso a Creta

tra la Grecia e l'Europa        su ruote                 e la Mesopotamia                Egitto                        dispone di bagni

settentrionale                                                                                                                            alimentati  da canali di                                                                                                                                                                     acqua

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(Segue)

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 Il credente cristiano: 

Pavel Nikolèjevic Evdokimov

dal testo "Teologia della Bellezza"

Secondo il racconto biblico della creazione del mondo, all'inizio. "vi fu una sera ed un mattino, e questo fu il giorno". Le tenebre e la notte non sono state create da Dio; per il momento la notte non è che un segno dell'inesistente, il niente astratto "separato" per sua stessa natura  dall'essere. Il mattino e la sera segnano la successione  degli avvenimenti, designano la successione creatrice e non formano che il giorno, dimensione della luce pura. Il suo contrario, la notte, non è ancora la potenza   effettiva delle tenebre; la notte nel senso giovanneo appare soltanto nella caduta.

La notte non è la semplice  e passiva assenza di luce. Gli psichiatri sanno che ogni "passività" apparente nasconde una sorda e attiva resistenza. La tenebra di cui si parla è una fuga disperata all'interno di se stessa, perchè impotente a sottrarsi alla Luce: per nascondersi si copre di oscurità colpevole, manifestando un atteggiamento demoniaco e cosciente di negazione e di rifiuto.

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