Verso il dopo Abramo
- Abramo, nella Bibbia, è il primo dei patriarchi e capostipite del popolo ebreo e di quello arabo. Nel racconto biblico (Genesi 11-25) Dio strinse un patto con Abramo promettendogli dalla moglie Sara un figlio, Isacco, e un'innumerevole discendenza; segno del patto fu la circoncisione di tutti i maschi della sua casa. ...
Nella narrazione biblica dei patriarchi, Hebron è strettamente associata alla figura di Abramo, che vi acquistò la grotta di Makhpēlāh come tomba di famiglia. Ha origini antiche e ai nostri giorni la regione su cui sorge è denominata Cisgiordania.
Stando agli studi archeologici e ai resti portati alla luce si suppone che la città fosse al massimo della floridezza nel 2300 a.C., per poi via via declinare. La porta della città era imponente, fino a 6 metri di altezza.
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Stando a Genesi Abramo chiese a Efron l'ittita (=Gli Ittiti furono un popolo di lingua indoeuropea che nel II millennio a.C. abitò la parte centro-orientale dell'Asia Minore. È il più noto degli antichi popoli anatolici. Nella seconda metà del XIV secolo a.C. gli Ittiti si affermarono come una delle più importanti e potenti popolazioni del Vicino Oriente antico) di vendergli la grotta di Macpela, situata -appunto ad Hebron- come futura tomba per sua moglie Sara. La conversazione, si legge, si svolse a portata d'orecchio di "quanti erano convenuti alla porta della sua città" (Genesi 23,10).
Gli scavi archeologici hanno consegnato un testo cuneiforme (antico sistema di scrittura in uso nel Vicino Oriente antico tra la fine del IV millennio a.C. e il I secolo d.C.) che lascia immaginare che si trattasse di un insediamente prettamente pastorale. Circostanza che conferma la rappresentazione biblica che riferisce di pascoli con la grande mandria "alle Querce di Mamre".
Abramo decidendo di fermarsi ad Hebron e di separarsi dal nipote Lot resta senza eredi. La moglie, Sara, era infatti sterile. Per un capo tribù, quale era Abramo, la questione esigeva delle risoluzioni: divorziare da Sara e sposare una donna locale stante che le leggi mesopotamiche, compreso il Codice di Hammurabi, ammettevano come motivo sufficiente per divorziare l'infertilità della donna. Il marito, in caso di risoluzione matrimoniale, avrebbe dovuto restituire "l'intero importo del suo prezzo di matrimonio ...e la dote che ella aveva portato con sé dalla casa di suo padre".
Esisteva, già in quei tempi, una ulteriore possibilità: coinvolgere una madre surrogata, tema di cui tanto si dibatte in sede politica ai nostri giorni in Italia. Le leggi di allora già prevedevano, stando ad un contratto assiro del XIX secolo a.C., che se una moglie non riusciva ad avere un figlio entro due anni dal matrimonio, doveva acquistare una schiava con il preciso scopo di concepire il figlio di suo marito. La ricorrenza di questa usanza è confermata dal Codice sumero di Lipit-Ishtar (1860 a.C. circa), dal Codice di Ur-Nammu (XXI secolo a.C.) e dal documento legale redatto da Urukagina, re di Lagash (2350 a.C.).
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L'ansia di avere figli non è altro che l'ansia umana di avere continuità. E' come non possedere uno specchio in cui riflettersi. Secondo il biblista, Card. Ravasi, la Bibbia non va letta alla maniera letteralista. Le parole umane sono, sarebbero, semplicemente un adattamento della parola di Dio.
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I Tempi scientifico-storici (ripresi da National Geographic)
Circa 1900 a.C. Circa 1900 a.C. Circa 1900 a.C. Circa 1894 a.C. Circa 1860 a.C.
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dalla Persia alla stazioni commerciali viene semplificata una nuova dinastia fondazione di
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Il credente cristiano:
Vincenzo Paglia
dal testo "Essere cattolici - Dialoghi con Saverio Gaeta"
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