E... l'uomo senza accorgerse sta
distruggendo il pianeta
La Storia presenta parecchie antiche civiltà, società umane, che sono decadute in conseguenza dell'utilizzo inadeguato delle risorse della natura per:--degrado dei terreni coltivabili,
--esaurimento delle fonti di approvigionamento dell'acqua,
--deforestazione.
Rispetto agli eventi storici, il quadro attuale -quello dei nostri giorni- del pianeta presenta problemi ecologici di natura globale, non più delimitate su alcune aree:
--cambiamento climatico,
--estinzione di intere specie animali.
A causare la gran parte di questo grave squilibrio nell'ecosistema è l'uomo, l'attività dell'uomo, attraverso:
---l'aumento della popolazione umana,
---il maggiore utilizzo di risorse,
---la produzione di rifiuti pro capite.
L'occupazione dello "spazio ambientale" da parte degli uomini è aumentato negli ultimi decenni in modo esponenziale, in competizione con gli spazi meno finora invasi:
----sono aumentati gli spazi dei campi coltivati.
----sono aumentate le piantagioni forestali,
----sono aumentati gli spazi urbani, le infrastrutture...,
---- l'uomo incide con sempre maggiori quantità di acqua del ciclo idrogeologico globale, per deviarla verso gli usi umani,
----sempre più ossigeno atmosferico viene utilizzato per la combustione delle fonti di energia e sempre più sostanze di scarico vengono disperse nel suolo, nell'acqua e nell'atmosfera.
Lo spazio occupato dai sistemi economici dell'uomo ha -per dirla in breve- ha occupato parte consistente della sfera che apparteneva alla natura e alla biosfera. L'economista statunitense. Herman Daly (1938-2022) ha fotografato quanto va accadendo come un paesaggio da un "mondo vuoto" a un "mondo pieno". Detto in altri termini: la crescita dell'economia non può essere continua perché man mano che ciò avviene aumentano gli attriti tra le attività umane e la natura.
(Segue)
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