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venerdì 5 maggio 2023

Con Leopoldo Franchetti. La Sicilia di ieri e di oggi (8)

 Leopoldo Franchetti. L'inchiesta sulle condizioni politiche e amministrative della Sicilia non rappresenta solo uno dei più alti esempi di indagine sociale della cultura italiana dell'Ottocento, essa è forse il primo e più rilevante luogo d'origine di due cruciali "questioni": la questione meridionale e la questione mafiosa.

Nascita: 31 maggio 1847, Livorno

Morte: 4 novembre 1917.

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CONDIZIONI   GENERALI

I. Palermo e i suoi dintorni
8. L'autorità pubblica
Nel 1875, un anno simbolico per
 la conoscenza del Mezzogiorno,
l’Italia, o meglio, l’intellettualità
italiana più avanzata, formata
 dall’alleanza molecolare tra vecchi
 maestri, che avevano conosciuto
 carcere ed esilio, e una generazione
 giovane, nata negli anni Quaranta,
si accorse della vastità della Questione
meridionale, che la sanguinosa
lotta al brigantaggio, tra il 1861
e il 18651, condotta con l’applicazione
di leggi speciali e una violenza militare
 implacabile, e le rivolte a sfondo
sociale degli anni Sessanta in Sicilia
 e in tante regioni meridionali avevano
 ristretto nei linguaggi sospesi della
polemica politica o della manipolata
tendenza postrisorgimentale alla
singolarità retorica della patria.


 
Tutto questo accade nell'interno e nelle vicinanze  di una gran città. Non siamo in tempo di rivoluzione, niun cataclisma  sta sconvolgendo la società. La gente gira tranquilla  per le strade,  va ai propri affari o ai propri piaceri, chi si guarda d'intorno vede pur lo stemma d'Italia sulle porte di Corti di Giustizia e di uffizi di polizia. Osserva che per le strade della città sono  guardie di pubblica sicurezza e carabinieri, in campagna  vedono carabinieri e truppa, molta truppa; pattuglie in perlustrazione per tutte le vie. Sente nominare il Prefetto in ufficio, ne sente discutere i meriti, e paragonarli a quelli  dei suoi sedici o diciassette predecessori venuti in Palermo dal '61 in poi. Sono gli stessi in Sicilia  come nel Continente d'Italia  quegli ordinamenti  giudiziari ed amministrativi che devono assicurare l'applicazione  delle leggi; sono le stesse le leggi, e qualificano per delitti quei fatti, che qui sono pure il fondamento della vita sociale . Ma per prevenire i delitti, per punirli,  per mantenere l'ordine e l'osservanza delle leggi di ogni specie, la polizia, la magistratura, l'autorità di pubblica sicurezza, ha bisogno di querele, di denuncie, di testimonianze,  del verdetto dei giurati, ha bisogno quasi ad ogni passo della cooperazione dei cittadini.
(Segue)

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