Leopoldo Franchetti. L'inchiesta sulle condizioni politiche e amministrative della Sicilia non rappresenta solo uno dei più alti esempi di indagine sociale della cultura italiana dell'Ottocento, essa è forse il primo e più rilevante luogo d'origine di due cruciali "questioni": la questione meridionale e la questione mafiosa.
Nascita: 31 maggio 1847, Livorno
Morte: 4 novembre 1917.
CONDIZIONI GENERALI
I. Palermo e i suoi dintorni
8. L'autorità pubblica
Tutto questo accade nell'interno e nelle vicinanze di una gran città. Non siamo in tempo di rivoluzione, niun cataclisma sta sconvolgendo la società. La gente gira tranquilla per le strade, va ai propri affari o ai propri piaceri, chi si guarda d'intorno vede pur lo stemma d'Italia sulle porte di Corti di Giustizia e di uffizi di polizia. Osserva che per le strade della città sono guardie di pubblica sicurezza e carabinieri, in campagna vedono carabinieri e truppa, molta truppa; pattuglie in perlustrazione per tutte le vie. Sente nominare il Prefetto in ufficio, ne sente discutere i meriti, e paragonarli a quelli dei suoi sedici o diciassette predecessori venuti in Palermo dal '61 in poi. Sono gli stessi in Sicilia come nel Continente d'Italia quegli ordinamenti giudiziari ed amministrativi che devono assicurare l'applicazione delle leggi; sono le stesse le leggi, e qualificano per delitti quei fatti, che qui sono pure il fondamento della vita sociale . Ma per prevenire i delitti, per punirli, per mantenere l'ordine e l'osservanza delle leggi di ogni specie, la polizia, la magistratura, l'autorità di pubblica sicurezza, ha bisogno di querele, di denuncie, di testimonianze, del verdetto dei giurati, ha bisogno quasi ad ogni passo della cooperazione dei cittadini.
(Segue)
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