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venerdì 22 ottobre 2021

Vita dei comuni. Fa notizia la chiusura indagini al Comune di Palermo

 Leoluca Orlando, sindaco del capoluogo siciliano, è stato chiamato in causa insieme a 23 tra assessori ed ex e dirigenti municipali, tutti indagati per falso nei bilanci comunali.  L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato due giorni fa agli indagati. Le contestazioni mosse vanno ad interferire nei vari settori del comune, dall’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi, dalle risorse patrimoniali alle politiche abitative. Varie sono le  irregolarità nei bilanci dal 2016 al 2019. E le accuse non sono per nulla lievi: Leoluca Orlando, ex assessori, dirigenti, revisori e capi area, si dovranno difendere dall’accusa di avere falsificato i bilanci comunali.

 Nell’atto dei magistrati si legge: “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati – a loro noti – degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”.

Le indagini sono state  condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dalla procura di Palermo e hanno sottoposto alla lente di ingrandimento i conti del Comune che sta attraversando una certa sofferenza finanziaria.

Ad essere stati passati al vaglio degli inquirenti sono stati i bilanci di previsione ed i  relativi rendiconti di gestione o conti consuntivi.

Ad Orlando viene anche contestata una direttiva del 18 giugno 2018 “per avere in un atto pubblico facente fede fino a querela di falso…esposto dati falsi ed in particolare riportato crediti da riconoscere/transigere del Comune verso le società partecipate inferiori rispetto a quelle reali”. Il riferimento è  ai debiti del Comune verso l’Amat (la società che gestisce il trasporto pubblico in città) e che sarebbero stati “quantificati falsamente in soli 197 mila euro, per l’anno 2016, a fronte di crediti della società privi di impegni di spesa pari a 8 milioni 890 mila euro”.

Sarebbero false o artefatte alcune certificazioni di bilancio poiché a fronte di un saldo finale tra entrate e spese per l’anno 2016 indicato in +55 milioni di euro, vi sarebbe stato un saldo reale per meno 35 milioni di euro, “celando il mancato rispetto del pareggio di bilancio da parte del Comune”.

 Orlando appena poche settimane fa ha aderito al Pd, mentre va diventando prossima la fine naturale del suo mandato.

Il 16 settembre, il Consiglio comunale aveva approvato la procedura di pre-dissesto finanziario dell’ente dopo che  era emerso un buco di 80 milioni di euro. Provvedimento questo che implicherebbe la presentazione di un piano di tagli che inevitabilmente andra' a penalizzare tutti i servizi comunali, oltre che le tasche dei palermitani.

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