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lunedì 25 ottobre 2021

La cultura, le culture. Cosa e come le intendiamo nel processo di crescità dell'umanità (4)

Manifesto del primo
Novecento

Ha inizio il contesto di vita
non più caratterizzato in prevalenza
dall'Agricoltura, bensì dallo
stile imprenditoriale-commerciale.

 Le "verità" di vita, e quindi il futuro politico e culturale all'inizio del Novecento, in tutto il pianeta, furono quelle immaginate dall'Europa Occidentale e dagli Stati Uniti.
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 A) Alcuni dei principi portati avanti dai nazionalisti di inizio secolo stavano nella loro dottrina: 
--diffusione della lingua nazionale,
--conservazione delle tradizioni patrie,
--esaltazione del coraggio patrio,
--diffusione della "società commerciale" finalizzata a superare la società contadina.

Questi valori non erano diffusi tanto in termini propagandistici bensì mediante la diffusione di romanzi storici ed eroici e soprattutto attraverso l'arte romantica.
B) I liberali, in contemporaneo all'inizio del Novecento,  perseguivano e diffondevano gli ideali di una società  dove l'individuo e l'indipendenza di giudizio si potessero affermare al meglio in una società che possedeva molti aspetti "autoritari". Per i liberali i mezzi di diffusione del loro pensiero furono soprattutti le opere letterarie che mettevano in evidenza il trionfo della libertà individuale sull'oppressione della vecchia società a sfondo patriarcale. L'arte ispirata dal contesto culturale liberale fu improntata ad uno spiccato realismo.

C) I socialisti del primo Novecento -di contro- si prefigevano il superamento delle -allora- marcate divisioni sociali e dei vincoli  nuovi che andavano imponendosi con l'affermarsi della società di tipo commerciale-capitalistico. Su ispirazione della visione socialista della società si affermò e diffuse in Europa soprattutto una vasta letteratura ispirata agli ideali che lasciavano intravedere -nel futuro- una società più aperta e partecipata da tutti, frutto dei processi evolutivi e graduali, oppure -ad opera delle aree più estreme- di drastiche rivoluzioni. L'arte ispirata dalla cultura socialista fu ispirata dal realismo, ma diversamente da quella liberale era rivolta alla gente comune.

  Lo schema politico-culturale del primo Novecento, ovviamente e come sempre capita nelle situazioni che vedono coinvolti esseri umani, non sempre presentava netti confini. Esistevano anche varie situazioni di convergenza.
 Tanti nazionalisti convergevano sulle posizioni liberali, altri recavano impronte conservatrici e ultra-conservativi rivolte al vecchio mondo che mostrava segni di tramontare.
  Tanti liberali, d'altro canto, leggevano il nascente socialismo come una forma verso cui doveva evolvere il liberalismo.
  Non pochi socialisti vedevano positivamente quell'importanza che il liberalismo vedeva nell'evoluzione della società in direzione del progresso economico in direzione di tutti e per tutti.
  
   Tutto quanto abbiamo tentato di fotografare circa la società del primo Novecento, anteriormente alla prima guerra mondiale, subirà consistenti modifiche nel primo dopo-guerra. Avremo modo di meglio capire.

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