C'era una volta la "Democrazia"
È accaduto nella seduta del Consiglio dei Ministri, ieri. C'era da approvare il Documento programmatico di Economia. Il premier Draghi espose le cifre essenziali che egli ed i suoi uffici avevano appostato e chiese che i ministri esprimessero il voto favorevole. Il ministro Franceschini, e qualche altro ministro, osò aprire bocca per chiedere più risorse per il suo ministero (i beni culturali), ma il premier categorico chiese di votare il documento così come era stato definito: "non ci sono ulteriori risorse" disse, ed il Consiglio dei Ministri, come una scolaresca di quinta elementare, approvo' all'unanimità.
Cosa pensare? Che negli organi dove si decide è -attualmente- sospesa la pratica della democrazia. Non si discute. Significa che la classe politica è composta da inetti, populisti e incompetenti fino al punto che l'Europa ha concesso oltre 200 miliardi di risorse non allo Stato Italiano, bensì alla professionalità di un tecnico, ad un commissario nella persona -sicuramente affidabile- di Draghi. Non alla Repubblica Italiana. La democrazia, la discussione pare di capire -attualmente- è sospesa.
Il documento di programmazione è stato votato -senza dibattito- all'unanimità dal Consiglio dei Ministri e subito spedito a Bruxelles. I ministri non hanno avuto, pare di capire, neppure copia del documento votato all'unanimità. Tutto e' avvenuto sulla fiducia di cui gode Draghi; i populisti nostrani in Europa vengono considerati alla stregua degli ignoranti.
Perché possono capitare situazioni simili? Perché la classe politica è screditata, ignorante, viene da dire. Fra populisti e incompetenti nessun ministro ha pensato di rassegnare immediatamente le dimissioni, seduta stante. Tutti, come dei soldatini, erano serviti per fare numero.
Agli occhi di quegli ominichi criticare poteva significare dimissioni del governo e scioglimento del Parlamento per nuove elezioni. Pertanto c'era il rischio di restare a casa, senza indennità parlamentare.
Eppure il Parlamento attuale, pieno di populisti e di incompetenti, è stato votato dagli italiani. Segno che in quella classe politica affollata di populisti gli italiani si sono riconosciuti.
Il Consiglio dei Ministri ieri è apparso ridotto alla stregua di un consiglio comunale di periferia, dove -diffusamente- non esiste nemmeno un Franceschini che osa alzare il dito e venire immediatamente zittito.
Precisazione: siamo certi che il lavoro di Draghi è stato ineccepibile sotto il profilo tecnico, ma umiliante per l'intera classe politica italiana.
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