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venerdì 22 ottobre 2021

Altare della Patria. Ospita al suo interno la Tomba del milite ignoto ... Ing. Luigi Cannella

 Cento anni fa, il 4 novembre 1921 la salma del “Milite Ignoto” venne tumulata a Roma a Piazza Venezia nel Monumento dedicato a Vittorio Emanuele II. Dopo la Prima Guerra Mondiale (1914-1918), iniziata per l’Italia il 24 maggio 1915 e conclusasi il 4 novembre 1918, si pose l’esigenza di realizzare una “tomba simbolica” per ricordare tutti gli italiani caduti durante il conflitto, migliaia dei quali erano rimasti “ignoti” cioè non ritrovati o non identificati. 

Nel 1920, l’allora Colonnello Giulio Douhet propose di dedicare un monumento al “Milite Ignoto” a Roma, sull’esempio della Francia e di altre nazioni che avevano preso parte alla “Grande Guerra”. Nel 1921 fu istituita una Commissione di “reduci” che tornarono sui campi di battaglia e recuperarono 11 salme di soldati morti e non identificati. Il 26 ottobre 1921 le bare degli 11 Caduti furono allineati nella Basilica di Aquileia (Udine) e la Signora Maria Bergamas, triestina, madre del Volontario Antonio Bergamas, caduto in combattimento ma mai ritrovato, fu incaricata di sceglierne una. La donna, presa da una fortissima emozione, si fermò davanti ad una bara e, invocando il nome del figlio, perse i sensi accasciandosi al suolo. La scelta fu così effettuata!!! Il feretro, collocato su di un affusto di cannone e scortato da reduci decorati con M.O.V.M., fu deposto su uno speciale carro ferroviario appositamente arredato e messo in composizione di un treno di 17 vetture trainato da due locomotive GR. 740. Partito alle ore 8,00 del 29 ottobre dalla Stazione ferroviaria di Aquileia, il convoglio, viaggiando a bassissima velocità, attraversò le Stazioni di Udine-Treviso-Venezia-Padova-Rovigo-Ferrara-Bologna-Pistoia-Prato-Firenze-Arezzo-Chiusi-Orvieto, giungendo a Roma il 2 novembre. Lungo il percorso tutta l’Italia si inchinò in religioso e commosso silenzio. All’arrivo nella capitale, le rappresentanze dei Combattenti e Reduci, delle famiglie dei Caduti, con il Re d’Italia e le Bandiere di tutti i Reggimenti, accolsero il “Milite Ignoto” che un gruppo di decorati con M.O.V.M. portò nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Il 4 novembre 1921 la salma fu tumulata nel “Vittoriano” che da quel giorno divenne l’ALTARE della PATRIA. Nel 2011, in ricordo del 150^ anniversario dell’Unità d’Italia (1861) e del 90^ anniversario della traslazione della salma del “Milite Ignoto” (1921) è stata effettuata la rievocazione storica del viaggio da Aquileia a Roma. Il treno speciale, partito da Aquileia il 29 ottobre, trainò un convoglio composto da alcune vetture con, in coda, un carro-pianale appositamente predisposto dove era stato collocato un affusto di cannone, simile a quello del viaggio del 1921 e una teca in vetro contenente la Bandiera Originale che aveva avvolto il feretro del “Milite Ignoto”. Il treno giunse al binario 1 di Roma Termini alle ore 12,00 del 2 novembre accolto dalle massime autorità della Nazione, da un Picchetto d’Onore delle FF.AA., dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dall’U.N.U.C.I., dall’Istituto del Nastro Azzurro. Alla presenza del Presidente della Repubblica (Giorgio Napolitano) è stata scoperta una lapide commemorativa dello storico evento.

Ing. Luigi Cannella

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