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giovedì 28 ottobre 2021

Tutto per flash. La Storia, l'economia e la fisionomia siciliana, dai greci a .... (3)

 3) Ancora l'approccio

Secondo John Julius Norwich: Breve Storia della Sicilia, Sellerio Editori. La Storia della Sicilia non è semplicemente una sintesi documentata di un ideale viaggio che va dai Fenici ai Greci, dai Saraceni agli Aragonesi per arrivare ... diciamo noi a Miccichè e Musumeci. E' la ricerca, lungo duemila e cinquecento anni,  dei tanti perchè a tanta varietà, meraviglie per la bellezza e nello stesso tempo per le troppe desolazioni e disperazioni.

 "L'Isola fa parte dell'Italia e lo Stretto di Messina è largo appena tre chilometri, eppure sembra di entrare in un mondo diverso" sentenzia John Julius Norwich.

 Secondo G. Tomasi di Lampedusa: Il Gattopardo, ed. Feltrinelli. Sono venticinque secoli ch i siciliani portano sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori già complete e perfezionate, nessuna germogliata qui. E continua ".. da duemilacinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per lagnarmi: è in gran parte colpa nostra; ma siamo stanchi e svuotali lo stesso ... ( ..).  Questa violenza del paesaggio, questa crudeltà del clima, questa tensione continua di ogni aspetto, questi monumenti, anche, del passato, magnifici ma incomprensibili perchè non edificati da noi e che ci stanno intorno come bellissimi fantasmi muti; tutti questi governi, sbarcati in armi da chissà dove, subito serviti, presto detestati e sempre incompresi, che si sono espressi soltanto con opere d'arte per noi enigmatiche e con concretissimi esattori d'imposte spese poi altrove, tutte queste cose hanno formato il carattere nostro che rimane così condizionato da fatalità esteriori oltre che da una terrificante insularità di animo".

Secondo Santi Correnti: Storia della Sicilia, periodici Locali Newton, 1999. 

Quando si parla della Sicilia, sia in Italia che all'estero, inevitabilmente salta fuori la parola mafia, della cui origine ed evoluzione ci occuperemo specificatamente ..., quasi che la mafia esista in Sicilia, e non anche in Cina o in USA o in Russia o in Colombia; e qualche scrittore -a non parlare di qualche siciliano di grande nome- ha mostrato di credere fermamente nella equazione "Sicilia=mafia"; e qualche storico straniero ha affermato che la storia della Sicilia non è altro che la storia della mafia.

Chiariamo fin da ora che, numericamente e spiritualmente, la Sicilia non si identifica con la mafia: numericamente, perchè i mafiosi, schedati e identificati dalla polizia, sono soltanto 3.564 su una popolazione di circa cinque milioni, e i loro nomi, con le relative "famiglie" di appartenenza, sono stati tutti pubblicati dal settimanale Epoca di Milano nel n. 2182 del 5 agosto 1992 in uno speciale fascicolo di 24 pagine; spiritualmente, si ricordi che, come dice il titolo di un mio libro, La Sicilia non è solo mafia, perchè in quest'isola nacquero il primo parlamento del mondo, nel 1129 con i Normanni e la letteratura italiana con la "Scuola poetica siciliana" dal 1230; e nel 1848 si ebbe la prima Costituzione europea veramente democratica, perchè non concedeva al re nè la facoltà di sciogliere il Parlamento, nè quella di sospenderlo; e nello stesso anno si ebbe a Palermo la "Legione delle Pie Sorelle", che anticipava di 16 anni la fondazione la fondazione della Croce Rossa.

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