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domenica 31 ottobre 2021

La cultura, le culture. Cosa e come le intendiamo nel processo di crescità dell'umanità (10)

Settori culturali:  

Archeologia - 3

L'evoluzione

Protagonista dei grandi balzi in avanti dell'Archeologia nel secolo passato (il Novecento) è sicuramente stato l'australiano Gordon Childe (1892-1957) che con la sua panoramica sull'Europa preistorica nel 1925 definì il concetto di "cultura" archeologica, attingendo  sui precedenti studi dello svedese Oscar Montelius. 

Veduta aerea della zona
archeologica
di Olduwai,
Tanzania

Negli anni cinquanta l'antropologo e
paleontologo inglese Louis Leakey
(1903-1972) scoprì nella zona resti
fossili di ominidi risalenti a più di
duemilioni di anni fa, testimonianza
straordinaria  delle tappe più antiche
dell'evoluzione umana.


Secondo Childe l'Europa fortemente barbarica della preistoria fu influenzata dall'Asia occidentale -relativamente alle condizioni ed ai tempi preistorici- che sarebbe apparsa agli archeologi più evoluta. Come si è fatto a cogliere l'evoluzione? anzitutto attraverso l'individuazione dei siti e dei tempi di nascita dell'agricoltura ("rivoluzione neolitica") e poi ... con i segni di quella che è stata definita la rivoluzione urbana.

Taluni (Robert J. Braidwood), oltre a Childe, in seguito ad appositi progetti sul campo pervennero alla localizzazione  della nascita e poi del successivo espandersi dell'agricoltura nel Kurdistan (Iraq). 

Via via l'archeologia dalla ricerca sul campo passò pure alla elaborazione dei "cambiamenti" avqQ    enuti all'interno delle società preistoriche: processi demografici, sociali e tecnologici. Si affermò pure l'approccio ambientale, l'epistemologia (studio critico della natura e dei limiti della conoscenza scientifica).

In buona sintesi l'attività archeologica nei tempi più recenti ha abbandonato il fiuto personalistico delle origini in favore delle analisi rigorose, coadiuvate dalle elaborazioni dati su compiuter e sulla verifica delle ipotesi. Tutto ciò non significa tuttavia che in tempi più recenti non siano stati rivalutati dall'archeologia processuale pure i dibattiti teorici fra gli addetti ai lavori. 

Per dirla in breva l'archeologia è oggi approdata nell'impiego del "metodo scientifico". ed ha abbandonato il "relativismo" secondo cui tutto -e a chiunque- era permesso. Forse possiamo -alla luce di quanto siamo riusciti a riportare su questa pagina- asserire che le vivacità delle discussioni fra archeologi sono oggi sono venute meno, ed tutto ciò è avvenuto all'insegna dell'affermarsi della "scienza archeologica".

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