In queste ore in cui i media ci mostrano gli effetti da disastri e dissesti idrogeologici, specialmente nell'area catanese, arriva una accusa da parte della Corte dei conti che grosso modo suona in questi termini: alla Sicilia sono state assegnate le maggiori risorse con circa 789 milioni di euro per fronteggiare questo tipo di fenomeni (i dissesti), seguita da Lombardia con 598 milioni, Toscana (591 milioni), Campania (486 milioni) e Calabria con 452 milioni. Mentre risultano impegni di spesa per opere contro il rischio dissesto idrogeologico per 45,33 milioni pari al 19,9 per cento e pagamenti per 28,66 milioni pari al 12,6 per cento.
Continuando a leggere si scopre che Catania e Messina non hanno speso un solo euro per premunirsi. La relazione in argomento è "Gli interventi delle Amministrazioni dello Stato per la mitigazione del rischio idrogeologico", approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, dove viene, fra l’altro, sottolineato come l'Italia, con circa i 2/3 delle frane censite in Europa, sia il Paese maggiormente interessato da fenomeni franosi.
Cosa pensare?
Sappiamo tutti come i politici siciliani, in particolare essi, sanno promettere in campagna elettorale, ma poi, una volta eletti non sanno da dove cominciare pur avendo le disponibilità finanziarie. La gran parte di essi è così !
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