I tre Assi strategici del P N R R :
digitale,
ambiente,
inclusione.
Lo sforzo di rilancio dell’Italia, così come è delineato dal Piano nazionale ripresa e resilienza si sviluppa intorno a 3 Assi strategici condivisi a livello europeo.
Alla transizione digitale sono assegnate circa il 27% delle risorse
Alla transizione ecologica sono assegnate circa il 40% delle risorse
Al Mezzogiorno d'Italia sono assegnate circa il 40% delle risorse
Il circa, sta a significare che in sede politica si valuteranno i progetti:
All’interno della strategia complessiva, sono presenti tre priorità trasversali:
= Parità di genere;
= Protezione e valorizzazione dei giovani;
= Superamento dei divari territoriali (Mezzogiorno)
Le Priorità strutturali
Per le imprese che a diverso titolo parteciperanno ai progetti finanziati dal Piano, saranno inserite previsioni dirette a condizionare l’esecuzione dei progetti all’assunzione di giovani e donne, anche attraverso contratti di formazione o specializzazione. Nei bandi di gara criteri orientati verso gli obiettivi di parità saranno indicati come requisiti necessari e premiali dell’offerta.
Per l'Italia, il Piano rappresenta l’occasione per realizzare una piena transizione ecologica e digitale, ma anche per recuperare i divari occupazionali che penalizzano giovani, donne e Sud.
LA QUESTIONE MERIDIONALE
(da prettamente italiana diventa Europea)
La debolezza strutturale del sistema produttivo del Mezzogiorno è evidente da un dato: al Sud vive un terzo degli italiani, ma si produce soltanto un quarto del prodotto nazionale lordo.
Il PNRR costituisce un’occasione per il Mezzogiorno e per la ripresa del processo di convergenza con le aree più sviluppate del Paese. Tra il 2008 e il 2018, la spesa pubblica per investimenti nel Mezzogiorno si è più che dimezzata ed è passata da 21 a poco più di 10 miliardi.
Il PNRR punta a invertire questa tendenza.
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La Missione 1 - “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”
sostiene la transizione digitale del Paese e la modernizzazione della Pubblica amministrazione, delle infrastrutture di comunicazione e del sistema produttivo.
L’obiettivo è garantire la copertura di tutto il territorio con la banda ultra larga, migliorare la competitività delle filiere industriali, agevolare l’internazionalizzazione delle imprese. Inoltre, si investe sul rilancio di due settori chiave per l’Italia: il turismo e la cultura.
La Missione 1, con una dotazione di 40,73 miliardi, si articola in tre Componenti:
Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione
Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
Turismo e Cultura 4.0
La Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”
ha la finalità di realizzare la transizione verde ed ecologica dell’economia italiana, coerentemente con il Green Deal europeo.
Prevede interventi per l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare, programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili, lo sviluppo della filiera dell’idrogeno e la mobilità sostenibile.
Inoltre, prevede azioni volte al risparmio dei consumi di energia tramite l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato, nonché iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, la riforestazione, l’utilizzo efficiente dell’acqua e il miglioramento della qualità delle acque interne e marine.
La Missione 2, con una dotazione di 59,33 miliardi, si articola in quattro Componenti:
Economia circolare e agricoltura sostenibile
Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
Tutela del territorio e della risorsa idrica;
La Missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”
ha l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e di potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno.
Promuove la messa in sicurezza e il monitoraggio digitale di viadotti e ponti stradali nelle aree del territorio che presentano maggiori rischi e prevede investimenti per un sistema portuale competitivo e sostenibile dal punto di vista ambientale per sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europee, nonché per valorizzare il ruolo dei porti del Mezzogiorno.
La Missione 3, con una dotazione di 25,13 miliardi, si articola in 2 Componenti:
Investimenti sulla rete ferroviaria
Intermodalità e logistica integrata
La Missione 4 “Istruzione e ricerca” pone al centro i giovani, affrontando uno dei temi strutturali più importanti per rilanciare la crescita potenziale, la produttività, l’inclusione sociale e la capacità di adattamento alle sfide tecnologiche e ambientali del futuro.
Con questa Missione si punta a garantire le competenze e le capacità necessarie con interventi sui percorsi scolastici e universitari. Viene sostenuto il diritto allo studio e accresciuta la capacità delle famiglie di investire nell’acquisizione di competenze avanzate. Si prevede anche un rafforzamento dei sistemi di ricerca di base e applicata e nuovi strumenti per il trasferimento tecnologico.
La Missione 4, con una dotazione di 30,88 miliardi, si articola in due Componenti:
Potenziamento dell’offerta di servizi di istruzione: dagli asili alle Università
Dalla ricerca all’impresa
La Missione 5 “Inclusione e coesione" si focalizza sulla dimensione sociale e spazia dalle politiche attive del lavoro, con focus sul potenziamento dei Centri per l'impiego e del Servizio civile universale, all'aggiornamento delle competenze, fino al sostegno all'imprenditoria femminile.
Sono previste misure per rafforzare le infrastrutture sociali per le famiglie, le comunità e il terzo settore, inclusi gli interventi per la disabilità e per l'housing sociale. Sono inoltre previsti interventi speciali per la coesione territoriale, che comprendono gli investimenti per la Strategia nazionale per le aree interne e quelli per le Zone economiche speciali (ZES) e sui beni sequestrati e confiscati alla criminalità.
La Missione 5, con una dotazione di 19,81 miliardi, si articola in tre Componenti:
Politiche per il lavoro
Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore
Interventi speciali per la coesione territoriale
La strategia della Missione 6. Nel complesso il Servizio sanitario nazionale garantisce ai cittadini prestazioni di qualità e un’elevata speranza di vita alla nascita. La pandemia ha però reso più evidenti alcuni aspetti critici di natura strutturale.sulla Salute mira ad affrontare queste criticità.
Un significativo sforzo in termini di riforme e investimenti è finalizzato ad allineare i servizi ai bisogni di cura dei pazienti in ogni area del Paese.
Una larga parte delle risorse è destinata a migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, a promuovere la ricerca e l'innovazione e allo sviluppo di competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale.
La Missione 6 «Salute» parte dall’assunto che la pandemia da Covid19 ha confermato il valore universale della salute, la sua natura di bene pubblico fondamentale e la rilevanza macroeconomica dei servizi sanitari nazionali.
Si focalizza sugli obiettivi di rafforzare la rete territoriale e ammodernare le dotazioni tecnologiche del Servizio sanitario nazionale con il rafforzamento del Fascicolo sanitario elettronico e lo sviluppo della telemedicina. Inoltre, si sostengono le competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario, oltre a promuovere la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario.
La Missione, con una dotazione di 15,63 miliardi, si articola in due Componenti:
Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale
Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale
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Per rientrare nel tema che ci eravamo proposto: Pubblica Amministrazione, vedremo in una prossima pagina cosa e come si prevede di ammodernarla.
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