Le principali misure e novità ai requisiti necessari per rientrare nella platea dei beneficiari nel 2024.
(A) Assegno unico universale per le famiglie con figli (Auu). Si tratta della misura che nel 2023 ha interessato circa 5,5 milioni di famiglie. Cesce in termini di importo per effetto della rivalutazione Istat stimata al 5,4%. I beneficiari non devono presentare una nuova domanda all’Inps per ottenere l’assegno nel 2024, devono però rinnovare l’Isee entro il mese di febbraio a pena del riconoscimento della quota minima dell’Auu.
(B) Le lavoratrici con più di un figlio fruiscono dello “sconto” sui contributi. Fino al 2026 è riconosciuto l’esonero del 100% a carico delle lavoratrici madri di 3 o più figli con contratto a tempo indeterminato, con esclusione però’ dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3mila euro.
Per il 2024 l’esonero è riconosciuto anche alle dipendenti madri di due figli purché assunte a tempo indeterminato fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. La misura Donne e lavoro, sorge dal presupposto che in Italia una su cinque lascia dopo il parto il posto di lavoro, ed il tasso d’occupazione (55%) è il più basso dell’Ue. Sulle donne pesa infatti l’assenza di servizi per conciliare vita e professione.
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