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sabato 27 gennaio 2024

Il totalitarismo nel XX Secolo

 Totalitarismo, leggiamo sui testi di politica, in quanto neologismo sorse negli anni venti del Novecento per sottolineare l’onnicomprensivita’ dello Stato fascista in Italia. Indica il principio di una autorità unica alla guida non solo dello Stato quanto della società. Un allargamento della sfera di ingerenze del potere pubblico, fino ad interessarsi delle azioni comportamentali dei singoli uomini e dominare la sfera privata di ciascuno.

Hannah Arendt
Nel suo libro
Le origini del totalitarismo
analizza le caratteristiche
del fenomeno 
“Totalitarismo”.







 A scuola gli insegnanti, non tutti, ci spiegavano che il “totalitarismo” è stato un fenomeno sorto nel XX secolo sulla scorta della filosofia di Hannah Arendt, col suo noto libro Le origini del totalitarismo. Un termine che contiene tante implicazioni politiche ed ideologiche che ha investito il fascismo, il nazismo e lo stalinismo.

 Alcune delle caratteristiche che il termine trasmette sono:

—l’ideologia che poggia sulla filosofia assolutistica, intesa a trasformare dalle radici il vivere umano. In pratica annulla la società dei cittadini per identificarla con lo Stato, a cui l’individuo è totalmente subordinato.

—e’ lo Stato a individuare l’interesse da perseguire verso cui il popolo non può eccepire.

—la nuova società frutto ideale del regime non tollera la ben che minima opposizione.

—i vertici del partito unico di massac si identificano con le massime cariche dello Stato.

—all’interno del partito unico ad esercitare il potere (quello vero) è una frazione minima dei membri ufficiali.

—il sistema economico segue le linee della pianificazione dei beni e servizi concepite e controllate da un gruppo ristretto del partito.

—l’organizzazione delle forze di polizia ha fra i suoi compiti quello di controllare la vita privata dei cittadini e di reprimere il minimo dissenso, godendo di amplissima discrezionale nell’operare nei confronti di una vera o presunta opposizione.

—l’informazione pubblica è affidata a organi di monopolio statale e comunque sottoposta a stretta censura.

—sistematicamente viene individuato un nemico a cui addebitare i punti bassi della situazione politica, economica, militare. Quei nemici, veri o presunti, vanno combattuti, o meglio eliminati. Di volta in volta, nemici sono le lobby ebraiche, la borghesia, l’estrema sinistra (nei regimi fascisti), i deviazionisti di sinistra e di destra (nei regimi comunisti).

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