Problemi enormi
Con una serie di brevi flash sulla vicenda storica dell’Italia unita ci proponiamo di ripercorrere oltre centosessant’anni di unità del Paese Italia, soffermandoci sulle principali vicende sociali, politiche ed economiche.
Cosa puo' proporsi un piccolo blog con le disamine che di volta in volta va sviluppando? Semplicemente di provare a diffondere coscienza civica.
1861 e poi ...
E Mazzini?
Protagonista del processo unitario dell'Italia sono stati entrambi, Cavour e Garibaldi, senza alcun dubbio, ma non esclusivamente loro. Esistono -almeno- altri due protagonisti: uno è sicuramente Giuseppe Mazzini e l'altro Vittorio Emanuele II, due personaggi che fra loro non hanno nulla a che fare, come non esisteva alcun rapporto amicale fra Cavour e Giuseppe Garibaldi.
Se l'impresa dei mille vide in qualche modo coincidenti sentimenti ed iniziative di Cavour e Garibaldi, nel contempo non stette fermo Mazzini (ed ovviamente Vittorio Emanuele che concedeva deleghe di azione a Cavour, ma nello stesso tempo usava suoi personaggi fidatissimi per tenere sotto controllo lo svolgimento e le iniziative degli altri attori di cui non si fidava affatto. Effettivamente i quattro padri della Patria fra loro non si fidavano l'uno dell'altro).
Vittorio Emanuele per intanto non era mai rimasto passivo, aspettando che le iniziative fossero impostate dal suo primo ministro. Proprio in quell'inizio del 1860, senza che Cavour sapesse nulla, partecipò ad una grande sottoscrizione fra patrioti che senza coinvolgere -ufficialmente- lo stato Piemontese, fosse destinata all'acquisto di armi da spedire in Sicilia e distribuirle ai contadini. Quegli episodi anti borbonici, nelle intenzioni del re piemontese, dovevano servire alla grande iniziativa che sarebbe stata avviata da Garibaldi senza ufficiale assenso piemontese.
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