E’ lo storico David Bidussa a sollevare seri dubbi sulla datazione dal momento che il Parlamento europeo, nel 2019, ha indicato come giornata celebrativa il 23 agosto, in ricordo del patto nazi-sovietico di spartizione della Polonia siglato nel 1939.
La Shoah, questa parola, induce tutti a dover ragionare sul concetto di genocidio, che dal 1948 le Nazioni Unite hanno adottato con una risoluzione; e di genocidi e di stermini etnici di massa la Storia dell’umanità in precedenza ne ha conosciuti tanti, tantissimi. Sempre nel corso del Novecento ad essere stato già’ gravemente sterminato in grande parte era stato il popolo armeno, ad opera dei turchi.
Fu al processo di Norimberga ad essere fissato il principio secondo cui chi compie crimini contro l’umanità non può giustificarsi dicendo di avere obbedito agli ordini di uno Stalin o di un Hitler di turno.
Il processo di purificazione morale di Norimberga è stato lungo: nei Paesi ex comunisti dell’Est è cominciato solo nel 1989, col crollo del comunismo, e procede tuttora tra alti e bassi.
La determinazione di distruggere gli ebrei fu figlia, secondo alcuni storici, infatti del patto Molotov-Ribbentrop. Pochi giorni dopo quell’accordo fra il russo Molotov e il nazista Ribbentrop, la Germania invase la Polonia e avviò da subito lo sterminio. Quel trattato fra le due potenze totalitarie e la Shoah, a posteriore mette in luce oltre alla follia nazista anche quella del regime sovietico, ereditata dall’impero zarista e quelli diffusi fino alla morte di Iosif Stalin, e anche oltre, che si estrinsecarono anche li’ nelle persecuzioni contro ebrei.
Il 23 agosto nei paesi dell’est è prevalentemente centrato sulle vittime, sui popoli che persero la libertà per via di quel patto nazi-comunista, Molotov-Ribbentrop e conserva pure valenza anticomunista arrivata dalla Russia, dalla patria dei Gulag, piuttosto che più ampiamente valenza antifascista/antinazista arrivata soprattutto dalla Germania hitleriana e dall’Italia mussoliniana.
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Nel 2019 il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione con cui invita i paesi UE a celebrare il 23 agosto, data dell’accordo nazi-sovietico per la spartizione della Polonia nel 1939, come la giornata di commemorazione di tutte le vittime dei regimi totalitari.
In Italia dal 2000, nella Giornata del 27 Gennaio si fa memoria delle vittime nei campi di sterminio nazisti e in quella giornata vengono organizzate iniziative per ricordare le vittime delle deportazioni ebraiche e dei prigionieri-militari nei lager nazisti.
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