L’assurdità
Nel mattino di ogni giorno nel gustare la tazzina di caffè accendo la tv. La prima notizia, ormai da parecchi mesi, tre o quattro, è quella che arriva da Gaza. Li’ e non solamente li’ , l’uomo, l’essere umano, mostra di cosa sia capace nell’attraversare i giorni della vicenda storica: si confronta non attraverso idee ma con l’uso della forza, odiando la diversità, procurando dolore. La sensazione è che se non si esprime per questa via egli (l’uomo) non potrebbe esistere. Ed effettivamente, a prescindere dalla guerra a Gaza, la vita degli esseri umani dall’alba della Storia non appare altro che un farsi largo dei “forti” a danno dei più deboli. Il mondo pare proprio che sia stato modellato a misura dei vincitori.
Ai cristiani, al catechismo, era stato insegnato che gli ultimi sarebbero stati i primi. A Gaza ci accorgiamo che gli ultimi, i diseredati, sono i primi a morire pur non avendo colpe, rimorsi o castighi inflitti da un tribunale.
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