Nascita: 17 giugno 1945, Wallsendi (Gran Bretagna)
Il mondo corre
pericoli?.
Fatico a capire come, in un
mondo di nuovo molto instabile,
tra conflitti, dittatori aggressivi e
un’America che è comunque
tendenzialmente in ritirata, l’Europa
non sia seriamente al lavoro per
rafforzare il suo dispositivo militare,
creare un deterrente credibile.
Almeno i principali paesi -Francia,
Germania, Italia e la stessa Gran Bretagna,
anche se è fuori dall’Unione Europea-
dovrebbero avere una politica industriale
militare condivisa, convergere su progetti
comuni, produrre navi, aerei, missili
con caratteristiche comuni, potenzialmente
intercambiabili tra le varie forze. E poi,
si dovrebbe investire di più sulladifesa:
almeno il 2,5 per cento, forse il 3 per cento
del reddito nazionale, mentre oggi molti,
nella Nato, non arrivano al 2. Mi pare che
in Europa ci sia una mancanza di immaginazione
politica, un’indecisione di fondo. Bisogna
avere il coraggio di dire ai propri
popoli: non sappiamo cosa ci riserva il
futuro, ma viviamo in un mondo
pericoloso ed è prudente investire di
più anche per difenderci.
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