Amare la Storia. Piccoli flash (5)

 Proposito del Blog è di conoscere e far conoscere per qualche tempo il "regime" socio-economico-legale vigente nella Kuntisa baronale cinquecentesca e nel periodo successivo. Ma anche di riflettere sugli abusi e le bontà dei sistemi socio-comunitari realizati dagli uomini.

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1) E' generalmente assodato che gli arbëreshe all'inizio della modernità (fine XV secolo) lasciarono la terra di origine per ragioni "politiche" stante che il loro paese era stato invaso da popoli con diversa religiosità e conseguente diversa visione per intendere il vivere.

2) Se dal secondo dopoguerra (in 70/80 anni) da Contessa Entellina sono via via emigrati quattro mila (o forse molti di più) persone, ciò non è avvenuto per motivazioni nè di ordine religioso nè di ordine politico, ma per ragioni prettamente "economiche".

3) Gli economisti ci dicono che a monte dei flussi migratori ininterrotti dall'800 in poi c'è la crescita delle  diseguaglianze fra regioni su scala mondiale.

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All'inizio dell'Ottocento le differenze fra paese e paese nei livelli del prodotto pro-capite era molto contenuto. Il reddito medio in Cina, ad esempio, era analogo a quello in Europa. Ne poteva non esserlo, dal momento che, sia in Cina sia in Europa, sia in ogni parte del mondo, esso superava di poco lo stretto necessario per sopravvivere, che peraltro era molto diverso nelle varie regioni.

Le cose cominciarono a cambiare profondamente con l'inizio della contemporaneità. Mentre l'economia europea avanzava con rapidità, nelle altre parti del pianeta il prodotto pro-capite rimase stazionario. 

In Cina si ebbe addirittura una diminuzione, dal momento che la popolazione aumentava più della produzione.

Fra l'Europa che cresceva (poco o nulla pero' nel versante mediterraneo) ed il resto del mondo iniziò allora -nel corso dell'Ottocento- ad aprirsi una frattura. 

La crescita ha iniziato ad interessare il resto del mondo solo più tardi. E non ovunque.

Su questi presupposti storico-economici avremo molto da riflettere -sul blog- sul perché degli odierni immigrati che arrivano in Europa e, se si vuole, sulla chiusura mentale di chi la "ragione" e la "Storia" non le vuole usare per capire.