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domenica 28 agosto 2022

Cartelle esattoriali. L'emergenza "covid" è cessata e l'esattoria torna a farsi sentire

 Il male italiano: 

l'evasione fiscale

La lotta all’evasione ricomincia. Il Covid ha cessato di essere un’emergenza nazionale pertanto quella montagna (circa 20 milioni di cartelle esattoriali messe in congelatore) di crediti della Pubblica Amministrazione possono, adesso, riscuotersi.

In materia di evasione fiscale, l'Italia
detiene il primato fra i paesi europei.

A prevederlo è la bozza di convenzione tra Agenzia delle entrate e ministero dell’Economia per il triennio 2022-2024 su cui sta scritto di portare a termine la riscossione entro quest’anno del 70% delle cartelle ricevute dagli enti impositori tra il 2020 e il 2021 (il restante 30% delle cartelle sospese saranno inviate nel 2023). 

 Risultano già notificato 10 milioni di cartelle e solo per i prossimi quattro mesi, ovvero entro dicembre, si parla di oltre cinque milioni di cartelle esattoriali che arriveranno a casa degli italiani

  L’intento del governo -per quest’anno- è di raccogliere tra cartelle, rate di rottamazioni e saldo e stralcio, 9,375 miliardi di euro, che saliranno a 11,414 nel 2023 e a poco meno di 12 miliardi nel 2024. 

  La lotta all’evasione, da aggiungere ai crediti delle cartelle,  dovrebbe toccare per il 2023 14 miliardi di euro e 16 miliardi nel 2024.

  Una novità è che dal 4 settembre la regolarizzazione di quanto dovuto rispetto Irpef e Iva, dovrà avvenire entro 30 giorni e non più entro 60 giorni

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