Il viaggiatore
"L'assimilatore" vuole convertire gli altri alla propria religione, di solito s'identifica nel missionario cristiano.
"Il profittatore" è l'uomo d'affari, il commerciante, l'industriale che speculano sulla diversità.
"Il turista" è il viaggiatore frettoloso che preferisce i monumenti agli esseri umani, sia perchè non ha tempo, sia perché l'inanimato è meno pericoloso, in quanto non mette in discussione la sua identità.
"L'impressionista" è un "turista perfezionato" ciò che lo interessa sono le impressioni che i paesi o gli esseri lasciano di essi.
"L'assimilato" è l'emigrante che vuole conoscere gli altri perché spera di essere accettato, oppure, è l'esperto di un paese, l'etnologo, lo storico.
"L'esota" si trova, nel viaggio, sempre in un equilibrio instabile tra sorpresa e familiarità, tra distanziamento e identificazione.
"L'esule" si stabilisce in un paese che non è il suo, ma evita l'assimilazione: è lo stesso sentimento di chi decide di vivere nelle grandi città dove l'anonimato impedisce la completa integrazione in una comunità. L'esule rinuncia a priori alla conoscenza di coloro in mezzo ai quali vive.; può vivere in libertà, ma questa esperienza non costituisce certamente una scoperta degli altri.
"L'allegorista" parla di un popolo straniero per discutere di un problema che riguarda la sua cultura.
"Il disincantato", partito per gli antipodi, scopre che il viaggio non era necessario.
"Il filosofo" osserva le differenze per scoprire le proprietà e scopre attraverso il viaggio gli orizzonti universali che gli permettono di apprendere e di giudicare.
Cvetan Todorov
Filosofo e saggista
1939 - 2017
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