Perché l'Occidente si è
fatto incastrare?
Con la guerra in Ucraina in tanti hanno potuto capire che esiste in questo nostro mondo un "business dell'energia" che si è -proprio grazie alla guerra- enormemente accresciuto, fino a divenire imprescindibile ai nostri giorni, sin da quando si è passato da un sistema economico fondato sull'organico (energia vegetale ed animale), all'economia fossile le cui fonti divennero all'inizio il carbone, poi il petrolio e in tempi più recenti il gas e persino l'uranio. Il passaggio dall'economia basata sull'organico a quella fossile avvenne all'insegna della Rivoluzione industriale.
L'attuale fase storica dell'umanità vede l'uso massiccio di petrolio/gas e prova a puntare con contrasti e ritardi su un modello energetico più diversificato inserendo le così definite "fonti rinnovabili", provenienti sia da una adeguata gestione agricolo-forestale che dalle fonti non organiche (acqua dei fiumi, sole, calore, maree, vento, sole).
La guerra in Ucraina dovrebbe indurre i governi del pianeta ad accellerare la transizione energetica in favore delle "rinnovabili". |
Nell'ottica economica il petrolio è una "merce" che ha un suo prezzo che si forma sul mercato dall'incontro fra domanda/offerta. Di contro le fonti energetiche come il vento ed il sole non costituiscono "merce" perché in capo ad essi non esiste uso esclusivo di nessuno. Queste fonti di "energia rinnovabile" non sono negoziabili e costituiscono, o dovrebbero costituire una sfida ai modelli di business svilupparti con i combustibili fossili.
Un esempio
Per scaldare l'acqua per gli usi domestici, generalmente, viene usato il gas che, venendo bruciato va pagato al fornitore. Se si usa un pannello solare, l'acqua viene ugualmente scaldata, ma non esiste alcun fornitore da pagare avendo fatto uso dell'energia solare disponibile in natura. Tutti gli usi domestici potrebbero quindi avvalersi dell'energia solare (acqua calda per pulire i piatti, la biancheria etc.) senza avere nessun interlocutore che si presenti come fornitore.
Quella che i media ci propongono continuamente come "energia rinnovabile" per la transizione energetica non è altro, quindi, che un "nuovo ordine economico ed energetico" che non verrebbe più condizionato dai voleri di un "putin" di turno. Non solo! ma tutti i risparmi del "nuovo ordine" potranno essere destinati a migliori cause umanitarie piuttosto che per finanziare le guerre ed i capricci dei dittatori di turno.
E' chiaro che la nuova prospettiva verso cui si corre da parte dei paesi privi di risorse fossili non piace a chi, al momento, affida il proprio "potere" alla possibilità di imporre prezzi via via più alti all'energia che vende ai paesi terzi. La circostanza spiega chiaramente le "battaglie" nel campo politico-economico a cui assistiamo sulla scacchiera del nostro piccolo pianeta.
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