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martedì 30 agosto 2022

Curiosità da campagna elettorale

 Adesso la campagna elettorale comincia
 ad assumere caratteri di vivacità sia per le nazionali che per le regionali.

 Già domani
31 agosto alle 17,30
Antonello Cracolici, deputato Pd uscente dell'Ars e nuovamente candidato, all'Astoria Palace di Via Montepellegrino 62, Palermo, aprirà la campagna elettorale.

Attenzioniamo le "politiche"

Lo scadenzario per le nazionali.


I sondaggi danno ampiamente avanti 

il Centro-Destra, con in testa FdI

 Al momento va alla grande la campagna elettorale di Giorgia Meloni, segretaria di "Fratelli di'Italia", il partito storico della Destra italiana, nel cui simbolo non è finora mai stato tolta la "fiamma" di almirantiana memoria.

 Con il Rosatellum cosa potrà 

accadere?

1)  L'attuale legge elettorale favorisce -alla grande le intese fra i partiti-. Nulla prevede la legge se dopo l'esito positivo di una coalizione i partiti "vittoriosi" dovessero strade diverse l'uno dall'altro.


2) Il sistema è misto: circa 

due terzi dei seggi sono assegnati con metodo proporzionale, gli altri (147 alla Camera e 74 al Senato) in collegi uninominali. In questi ultimi colleggi "uninominali"  vince solo chi arriva primo, anche per un solo voto di vantaggio.


3) Chiunque si accorge che se l'alleanza vale solo sulla carta e poi ad esito elettorale avvenuto ogni partito va per la sua strada avrà, comunque, conseguito il bottino di seggi dei colleggi uninominai. E non saranno pochi!


4) I seggi del proporzionale sono assegnati in base alle percentuali ottenute dai singoli partiti: i candidati di ciascun partito sono elencati in listini bloccati, non sarà possibile esprimere  pertanto il voto di preferenza.

5) Non sarà possibile, nemmeno, il voto disgiunto, ossia scegliere un candidato all’uninominale e, contemporaneamente, una lista non collegata.


6) Per entrare in Parlamento una lista deve ottenere almeno il 3%. Esiste la soglia di sbarramento anche per coalizioni (10%). Se un partito ottiene almeno l’1%, ma non raggiunge il 3%, i suoi voti vanno divisi tra gli altri partiti della coalizione.

Sotto l’1%, quei voti vanno persi.


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