Andrea Crisanti, 67 anni, microbiologo e direttore del dipartimento di microbiologia molecolare dell’Università di Padova, già ricercatore all’Imperial College di Londra, sarà capolista per il Partito democratico nella circoscrizione Europa in vista delle elezioni. In passato si era rifiutato di abbandonare gli studi scientifici per entrare in Politica.
Questa la sua dichiarazione «In una situazione come quella che sta vivendo l’Italia - di emergenza economica, di sanità pubblica, di crisi energetica e sociale - penso che ci sia bisogno di un impegno dei tecnici in politica. Nessuna decisione basata sui dati è neutrale, ci vuole dunque una sensibilità sociale per poterla applicare. Il parere della scienza non è stato ascoltato a sufficienza, pur in una fase in cui il suo contributo è fondamentale. Penso che sia questa la giustificazione della mia candidatura».
Un giudizio di qualche giorno fa del filosofo Cacciari sulla conduzione della segreteria Letta, suona duro: «Una strategia di fallimenti uno dietro l’altro, una catastrofe della direzione politica. Prima avevano pensato a un’intesa con i 5 stelle, era questa l’idea di Letta. Poi questi si sono divisi, è rimasto Di Maio che non è sufficiente, e il Pd è andato a cercare Calenda. Ma non bastava nemmeno lui, e allora hanno cercato tutti, ma non Renzi. Queste scelte hanno portato alla catastrofe finale. Succede quando la strategia politica manca. La linea del segretario è stata massacrata due volte: prima sul crollo dell’intesa coi 5 stelle, poi con Calenda. Chi ne esce massacrato alla fine è il povero Letta».
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