La solitudine.
Nella solitudine e nella contemplazione la virtù fondamentale è la fortezza.
"Bisogna essere molto forti per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe e una resistenza fuori dal comune; non si deve rischiare raffreddore, influenza e mal di gola; non si devono temere rapinatori o assassini; se tocca camminare per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera, bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c'è; specie d'inverno; col vento che tira sull'erba bagnata, e coi pietroni tra l'immondizia umidi e fangosi; non c'è proprio nessun conforto, su ciò non c'è dubbio, oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte senza doveri o limiti di qualsiasi genere...
Eppure non c'è cena o pranzo o soddisfazione al mondo che valga una camminata senza fine per le strade povere, dove bisogna essere di-sgraziati e forti, fratelli dei cani".
Pier Paolo Pasolini
Poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo
1922 - 1975
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