E' scomparsa la
p-o-l-i-t-i-c-a.
Sono davvero tanti nell'entroterra siciliano i paesi che si sono svuotati delle migliori energie, cioè dei "giovabi".
L'emigrazione ha allontanato dal mondo o meglio dal modo di vivere dei paesi di Sicilia i giovani.
Se di tanto in tanto ripigliamo sul Blog il problema emigrazione/demografia locale non è per lanciare un tema "diverso", o una novità; trattiamo e rievochiamo con ciclica ripetizione il tema che in assoluto coinvolge il 100% delle famiglie, o se si vuole dei "parentati" locali.
Noi di Contessa Entellina il tema "emigrazione" lo conosciamo fin troppo bene, tutti. Magari ci dimentichiamo di alcuni particolari, ma tutti ne sappiamo parlare. Le foto di archivio qui riportate riguardano, non tanto Contessa E., nè Bisacquino nè Chiusa Sclafani, si riferiscono invece nello stesso tempo e contemporaneamente a Contessa Entellina, a Bisacquino e a Chiusa Sclafani. Quella a colori, inequivocabilmente, indica l'arteria principale di Contessa E. (silenziosa e deserta, ma incapace di risvegliare l'animo di chi dovrebbe riflettere ed agire).
1) In Sicilia -noi contessioti- siamo -in assoluto- il primo paese che ha avviato l'emigrazione di massa: i quasi quattrocento contessioti che si unirono ai garibaldini per partecipare alla battaglia di Ponte Ammiraglio, quasi tutti, presero -nel clima della libera emigrazione scaturito dal nuovo regime- la decisione di imbarcarsi sul "vapore" al seguito dei fratelli Vaccaro e di raggiungere New Orleans.
2) Ondate successive, di altri quattrocento e più contessioti, fuggirono in seguito alla violenta repressione crispina finalizzata a liquidare il Movimento dei Fasci Siciliani, nell'ultimo decennio dell'Ottocento, con meta ancora essa, New Orleans.
3) Nel primo ventennio del Novecento il flusso continuò sempre con meta New Orleans e, questa volta, pure Brasile, Argentina e Venezuela. Fino a quando il Fascismo non vietò il fenomeno migratorio per incentivare le nascite dei bambini e farne poi, da giovani, degli uomini fieri di imbracciare il fucile con la baionetta.
4) E' inutile ricordare quel migliaio di contessioti che dai primi anni sessanta del '900 si sono -ormai- definitivamente insediati nel Nord Italia, Germania, Svizzera, Francia e Gran Bretagna. Quest'ultimo flusso fu interrotto dall'intuizione e dall'iniziativa di Di Martino, per poi riprendere in carenza di p-o-l-i-t-i-c-a, via via, fino ad arrivare ai pochi residenti (effettivi) di oggi, in stragrande maggioranza pensionati.
Quanto sopra l'abbiamo voluto ricordare per non continuare a stupirci se qui ormai non servono più ne strade rotabili decenti, nè servizi pubblici tipici delle piccole realtà del Nord, nè formazioni educative e politiche vere, nè demagogie e astruserie. Non ci serve più nulla. Agli anziani locali basta ormai -infatti- una buona antenna di ricezione dei programmi televisivi.
Se dovesse tornare la "politica" forse ...
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