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domenica 7 febbraio 2021

Contessa Entellina. La Storia precedente gli arbëreshë (3)

I Peralta

==Il conte Guglielmo Peralta,  conte di Caltabellotta, era stato uno dei quattro vicari del Regno durante la minorità e l’assenza della regina di Sicilia Maria, figlia del deceduto Federico IV; era marito dell’infanta Eleonora d’Aragona, cugina del ricordato re Federico IV di Sicilia.

==Dopo lo sbarco aragonese in Sicilia, il Peralta ha esercitato l’ufficio di Cancelliere del Regno, come risulta da vari documenti emanati «per nobilem Guillelmum de Peralta comitem Sclafani, terre Alcami dominum, Regni Sicilie cancellarium».

L’ufficio di Cancelliere comportava la riscossione di tre quarti del diritto di sigillo dell'intero Regno. 

Negli archivi siciliani risulta che nel gennaio 1388  Guglielmo Peralta conte di Caltabellotta - nella veste di "cancelliere del Regno" mediante un suo inviato- ha spedito al pontefice Urbano VI mille fiorini d’oro quale parte del censo  dovuto per il Regno di Trinacria (*).  

L'immagine riguarda il palazzo Peralta in Burgio.

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(*) La Sicilia, benché parte di un regno considerato feudo della Chiesa di Roma, ha visto molteplici ingerenza dei suoi governanti negli affari prettamente ecclesiastici, giustificati con un privilegio pontificio del 1098, il quale attribuiva al re i poteri di legato apostolico. Con questo legato i pontefici attribuendo ai Normanni vasti poteri ecclesiastici ottennero da questi in cambio il passaggio di giurisdizione dell'Isola da Costantinopoli a Roma.

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