Gli ebrei: origini storiche (2)
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Nei primi secoli dell'era volgare la polemica cristiana nei confronti del
giudaismo non ebbe ripercussioni pratiche sulle minoranze ebraiche. I Romani
furono piuttosto tollerranti, al di là degli eccessi usati per sopprimere la
rivolta dell'anno 70 d.C. di Gerusalemme. Nel 212 con l'editto di Caracalla, gli ebrei ottennero,
al pari degli altri abitanti, la cittadinanza romana, con connessi diritti e
prerogative
L'attegliamento nei confronti degli ebrei iniziò radicalmente a mutare
all'inizio del IV secolo, quando l'Imperatore Costantino emanò l'Editto di
Milano (313) con cui dichiarò il cristianesimo "religio
licita" e consentì ai suoi aderenti il libero esercizio del
culto.
Da quella data iniziarono con gradualità ad imporsi restrizioni sempre più stringenti agli ebrei. All'inizio fu loro vietato di possedere schiavi di religione cristiana, in seguito fu loro vietato di svolgere attività di proselitismo ebraico che essi dal 70 d.C. svolgevano invece in modo piuttosto serrato; convertirsi al giudaismo divenne "reato" e di contro agli ebrei che si convertivano al cristianesimo lo Stato romano concedeva incentivi che oggi definiremmo di tipo "fiscale".
Alla fine del IV secolo fu imposto -fra altri- il divieto dei matrimoni misti cristiani/ebrei ed ebrei/cristiani. Nonostante tutte le restrizioni ora ricordate la religione ebraica rimase tuttavia "culto lecito" all'interno dell'Impero.
Tornando alla visione di Sant'Agostino, di cui abbiamo fatto cenno nella precedente pagina, questa fu fatta propria successivamente da Papa Gregorio Magno secondo cui gli ebrei dovevano poter vivevere all'interno del mondo cristiano perchè testimoniavano (senza saperlo) la "verità" della fede cristiana. Pur essendo considerati nemici della Chiesa, alla fine dei tempi -sostevevano i papi- sarebbero stati salvati. La Chiesa, con linguaggio pratico, li considerava però "nemici" ma concedeva loro un poco di protezione (nelle lettere di Gregorio Magno si legge che non devono essere fatti oggetto di violenza e nemmeno dovevano essere danneggiate le loro sinagoghe).
Nel Medio Evo nei confronti degli ebrei si instaurò quindi -sulla scorta della posizione dei pontefici di Roma- un regime di loro subordinazione giuridica e sociale rispetto ai cristiani; uno stato di "servitù", in un contesto di "tolleranza".
(Segue)
La foto si riferisce al ghetto di Venezia.
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