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lunedì 15 febbraio 2021

Aspettando Draghi. L'aria sembra cambiata: lo spread a quota 90

 Per molti che non conoscono il funzionamento del sistema finanziario-economico dell'Occidente che lo spread salga o scenda non significa proprio nulla.

  Per chi segue le vicende politiche, economiche e sociali del paese (a meno che non sia un populista) esso (lo spread) è una sorta di termometro sulle aspettative del paese, degli imprenditori e pure dei singoli cittadini. 

L’aria da quando Draghi ha accettato di entrare in pista, o meglio sulla scena politica del Paese, sembra già cambiata e -scrivono alcuni giornali- se il buon tempo si vede dal mattino è tempo che alcuni dei grandi disordini (lentezze ed incertezze) nella guida del Paese dovrebbero venire meno.

Se verrà confermato questo trend positivo nelle attese del Paese, le prossime emissioni di titoli di Stato (prestiti assunti dallo Stato) avverranno a tassi  con consistenti vantaggi per le casse pubbliche. Segno che la gente ricomincia a fidarsi di chi sta alla guida del Paese.

 È ovvio che questi primi segnali dei mercati non sono sufficienti a farci dire che la svolta è vicina. Serviranno infatti alcuni mesi per verificare la tenuta del governo quando, ad esempio, dovranno affrontarsi gli inevitabili contraccolpi del terzo (o quarto) «lockdown» sul fronte economico e si moltiplicheranno le situazioni di grande sofferenza nel Paese.

 I precedenti di impegno di Draghi dicono che ha saputo raddrizzare le situazioni compromesse che si è trovato ad affrontare. Speriamo ! La Storia ovviamente insegna di non fidarsi mai  di un uomo che da solo sta alla guida di un paese. Fortunatamente noi siamo un paese con ampia democrazia e se capita di imbatterci in un maestro perchè non riconoscerlo ?

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