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mercoledì 3 febbraio 2021

Mattarella decide. In mancanza di veri "politici" e nel mare del populismo dilagante il capo dello stato incarica un "Tecnico" vero.

Draghi, un vero italiano.

Tocca a Mario Draghi superare la sfida: far uscire il Paese dal pantano, oltre che dalla pantemia. Ha salvato negli anni passati l'Europa dagli attacchi alla moneta unica e pure l'Italia dalla crisi derivante dalla montagna di debiti oltre che dall'inconcludenza dei politicanti che si ritrova.

Il suo nome in quest'ultima settimana di "finto" e comunque inconcludente confronto fra populisti e finta sinistra ha attraversato  più volte il confronto e il dibattito che si è aperto con le dimissioni del premier Conte, tanto da essere considerato da subito l'unico in grado di sciogliere la matassa del confronto.  In effetti quello di Mario Draghi è l'ultima carta prima delle elezioni per affrontare gli affanni del Paese che siano di natura sanitarie, sociali, economiche originate dal Covid. C'è inoltre la sfida da vincere per gestire i fondi europei. Gestire, ossia impiegare in investimenti, mentre stavamo assistendo ai piani spartitori in sussidi e in impieghi a modo di giocattoli delle risorse (pensiamo ai banchi con le rotelle).

Draghi ha dimostrato alla guida della Bce di saper farsi da scudo alle difficoltà e contraddizione dell'Unione Europea anche nei confronti dei mercati. E' riuscito a salvare l'Euro.

Draghi è stato direttore generale del Tesoro - nel governo Carlo Azeglio Ciampi-ove ha gestito la stagione delle privatizzazioni delle società pubbliche. Ha inoltre ricoperto il ruolo di governatore della Banca d'Italia, una carica da cui è transitato nella Bce come membro del consiglio.

Tutti riconoscono che è stato l'uomo che ha salvato l'Europa, col pieno consenso persino dei Paesi più attenti ai conti pubblici, Germania in prima fila. E' uomo di non molte parole ma di meditate decisioni. Col quantitative easing: l'impegno della Bce - e delle banche centrali dei diversi Paesi europei - ha in via di fatto altyerato la 'cassetta degli attrezzi' della Bce senza snaturarne il ruolo e consentito a paesi come l'Italia di non affondare.

Molti pensano sin da adesso a lui come il possibile successore di Mattarella alla Presidenza della Repubblica.

In un suo raro intervento sul Recovery Fund di un paio di mesi fa ha detto "La sostenibilità del debito pubblico in un certo Paese sarà giudicata sulla base della crescita e quindi anche di come verranno spese le risorse di Next Generation Eu", una frase accompagnata da un monito ai Paesi sull'utilizzo delle risorse: "Se saranno sprecate il debito alla fine diventerà insostenibile perché i progetti finanziati non produrranno crescita". Ossia: quei soldi non servono secondo le idee dei populisti per distribuire sussidi; servono per investimenti.

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