Fatti e detti vari
Giorgio Gori, giornalista, produttore televisivo e politico
La differenza tra Monti e Draghi è che il primo arrivò per frenare lo spread e tagliare la spesa, mentre Draghi avrebbe 209 miliardi da investire per modernizzare il Paese. Se il governo decolla è una grande occasione. E il Pd deve giocarsela da protagonista.
Carlo Calenda, parlamentare europeo "Azione"
Per quanto concerne Azione non è neanche lontanamente immaginabile che Draghi non trovi il necessario sostegno in Parlamento. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per contribuire a costruire una solida maggioranza in Parlamento.
Matteo Renzi, senatore I.V.
Ora è il momento dei costruttori. Ora tutte le persone di buona volontà devono accogliere l’appello del Presidente Mattarella e sostenere il governo di Mario Draghi. Ora è il tempo della sobrietà. Zero polemiche, Viva l’Italia.
Ezio Mauro, già direttore de La Repubblica
M5S -su Draghi- gruppi a rischio rottura: "Non condivisa la linea Crimi". Grillo fedele a Conte. Il silenzio di Di Maio.
Gianni Riotta, giornalista
Salvini, come Grillo, è posto dall'arrivo di Draghi a un bivio storico: la realtà o gli slogan da talk show? E la Lega, come i 5 Stelle si divide animosamente.
Augusto Minzolini, giornalista
Oggi Tigellino-Travaglio su Il Fatto,all’indomani della fine di Conte, sembra uno dei quei folli che prendono a calci la sabbia e inveiscono contro il sole che sorge. Se la prendono con tutti meno che con se stesso che le ha sbagliate tutte e ha rovinato lo stesso Conte.
Annalisa Cuzzocrea, cronista politica
Se i 5 stelle manterranno il loro no a Mattarella, non solo distruggeranno l’alleanza con il Pd,, ma dimostreranno di essere sempre quelli dell’impeachment. Di saper essere responsabili solo dentro a un ministero, di essere attaccati + di tutti a quelle che definiscono poltrone
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