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martedì 19 gennaio 2021

Lord Byron. Una buona ragione per ricordarlo

 Lord Byron fu una figura carismatica che fece parlare l'Europa intera non solo per la sua arte, ma anche per il suo stile di vita. 

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Mi sono sempre chiesto come mai nella toponomastica di Contessa Entellina sia entrata una "Via Byron", cognome di un Lord Inglese vissuto a lungo in Italia e che ha militato nella Carboneria. E' morto in Grecia combattendo per l'indipendenza di quel paese. Forse quest'ultima sfaccettatura della sua vita -ho sempre pensato- agli occhi dei contessioti di fine Ottocento è stata ritenuta un merito più che sufficiente per dedicargli una strada, una via.

La questione però non mi ha mai completamente convinto perchè Lord Byron è l'unico inglese, l'unico fra i tanti italiani e stranieri morti per l'indipendenza della Grecia a cui si è voluto dedicare una via. Solamente dopo avere studiato, recentemente, la Storia dell'Albania fino ai primi del Novecento ho capito perchè gli arbëreshë di Contessa, al momento di curare la toponomastica, hanno voluto onorare quell'inglese, membro della Camera dei Pari, personaggio romantico per eccellenza, che preferì vivere in Italia, ma che aveva anche amato l'Albania.

Nel 1809, l’Albania era entrata nella grande poesia europea grazie proprio agli splendidi versi che le dedicò Lord Byron. Questi era stato infatti ospite alla corte di Ali Pasha di Tepelene, e rimase così affascinato da quel mondo albanese -a lui fino ad allora ignoto- da ambientarvi alcune scene del Pellegrinaggio di Childe Harold. Era ventunenne ed era sbarcato a Prevesa, piccola cittadina costiera, che nel 1912 verrà incorporata dalla Grecia. Ventunenne, da lì si recò a Janina, capitale dell’omonimo pascialato e visitò tutta la regione. Amò tanto quel mondo e quella natura che le volle appunto celebrare in versi e prose traboccanti di entusiasmo. I primi due canti del Childe Harold Pilgrimage, pubblicati nel 1812, ebbero grande successo immediato: appena messi in circolazione, andarono esauriti nel giro di pochi giorni.

Quest'ultima ragione mi convince, più che altre, sul perchè in quel fine Ottocento gli arbëreshë di Contessa hanno voluto dedicargli una strada del loro paese. Segno che ancora allora la nostalgia per l'ebukura More era forte.

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